Sindaci, terzo mandato nei Comuni fino a 5mila abitanti: è voto finale al Senato

Restaini: “Tempismo del Parlamento quanto mai opportuno. La questione del numero di mandati, però, non si chiuderà con questo provvedimento”

Lubiana Restaini (Anci Lazio)

Lubiana Restaini (Anci Lazio)

Il disegno di legge, che apre al terzo mandato dei Sindaci nei Comuni fino a 5mila abitanti, arriva oggi al voto finale in Senato. Esso, come riporta Il Sole 24 Ore, permetterà le ricandidature già alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno.

Lubiana Restaini (Anci Lazio)
Lubiana Restaini (Anci Lazio)

Attraverso un comunicato stampa, Lubiana Restaini, Coordinatrice Consulta Anci Lazio Piccoli Comuni, ha commentato il disegno di legge. “Arriva oggi in Senato, corroborato da un accordo unanime di tutti i Gruppi Politici, il testo di legge. Esso eleva, tra l’altro, il limite del triplo mandato ai 5520 Comuni sino a 5.000 abitanti, dai 3.000 che era passato in un precedente provvedimento”.

Restaini: “Tempismo Parlamento quanto mai opportuno”

“Il tempismo del Parlamento è quanto mai opportuno. Questo perché il nuovo limite di abitanti potrà essere applicato sin dalle prossime elezioni comunali che si terranno il 12 giugno p.v.. Consentirà, inoltre, ai Sindaci in carica per la seconda volta, di riproporre la propria candidatura.

L’On. Roberto Pella, anche Vice Presidente Vicario di ANCI, può ascriversene il risultato, in quanto la proposta di legge contenente anche altri punti focali del governo dei piccoli Comuni italiani, lo vede come primo firmatario e anche perché da anni si batte per un riequilibrio istituzionale di Comuni che a torto vengono considerati minori ed irrilevanti”.

Numero dei mandati

“Questa del numero dei mandati è una questione che comunque non si chiuderà con questo provvedimento del Senato, perché all’interno della riforma del TUEL c’è già la volontà di arrivare ai 15.000 abitanti per il terzo mandato e si fa strada l’ipotesi di togliere del tutto questo assurdo limite di mandato, che riguarda soltanto Comuni e Province e non per esempio le Regioni, dove i poteri e le risorse amministrate sono infinitamente più consistenti.

Anche sui controlli di gestione il provvedimento Pella darà una bella sforbiciata ai lacci e lacciuoli che assillano i Piccoli Comuni, tutti con personale sotto dotazione ed assorbiti in questi mesi con procedure complesse relative al PNRR ed ai Fondi strutturali UE“.