Sutri, Festa di Santa Dolcissima e San Liberato. Intervista al sindaco Matteo Amori

“Non basterebbero cento interviste per raccontare i nostri progetti, dice Matteo Amori – Il benessere della nostra comunità e lo sviluppo economico sostenibile e turistico”

Matteo Amori, sindaco di Sutri

Matteo Amori

Santa Dolcissima è la patrona di Sutri che ne festeggia solennemente il 16 Settembre il dies natalis (giorno della morte e nascita alla vita celeste). L’iscrizione marmorea in latino murata nella cappella della Santa ci dice che Dolcissima era una vergine che per la sua fede in Dio odiò il mondo e venne martirizzata (incisione della palma del martirio). La liturgia identifica Dolcissima come vergine sutrina del III secolo, Martire della Fede.

I festeggiamenti per Santa Dolcissima e San Liberato

I festeggiamenti che Sutri tributa alla Santa Patrona hanno il loro culmine la sera del 16 settembre di ogni anno quando, alla solenne processione, partecipano le antiche confraternite del Santissimo Sacramento – Santa Croce, del Santissimo Nome di Maria e tutto il popolo Sutrino: il simulacro della Santa viene portato per le vie della città tra composte e devote ali di folla.

La devozione dei Sutrini per la Santa Patrona è molto radicata e viva, documentata dalla presenza in numerose abitazioni di quadri in bassorilievo dorati raffiguranti la Santa e dai numerosissimi ex-voto presenti all’interno della Cappella nella Cattedrale.

(Dal portale della Comune di Sutri)

Museo di Palazzo Doebbing

Abbiamo incontrato il sindaco di Sutri, Matteo Amori, per conoscere i suoi progetti per la città

C’è qualcosa di diverso nella programmazione e nella gestione dei festeggiamenti per la Santa Patrona rispetto agli anni precedenti?

Il coinvolgimento. La voglia di mettersi in gioco tutti insieme. La nostra è un’amministrazione che si è insediata da appena quattro mesi e non abbiamo avuto il tempo necessario per attuare tutti i nostri propositi e le nostre idee. Ma abbiamo trovato una Comunità che ha voglia di lavorare insieme a noi e questa è una cosa vitale e necessaria per rilanciare la nostra Antichissima Città.

E’ convinto che il coinvolgimento delle associazioni, della pro loco e della confraternita siano fondamentali per la buona riuscita dell’evento?

Io vengo dall’associazionismo, da quando avevo appena 10 anni, quindi credo sia naturale credere fortemente in questo settore come motore di qualsiasi evento. E’ per questo che abbiamo coinvolto da subito tutte le associazioni, la Pro Loco e le confraternite. Sutri è una comunità che si sta ritrovando e questo è solo il primo passo.

La sua città accoglierà un numero estremamente alto di presenze, riuscirà a gestire gli arrivi e a mettere a proprio agio i visitatori?

Sutri è una tappa fondamentale sulla Via Francigena, un luogo che, da centinaia di anni, è simbolo dell’accoglienza. Il nostro è un territorio a vocazione turistica, a metà strada tra Roma e Viterbo.

Abbiamo tante idee e progetti per i prossimi anni. L’obiettivo è di ampliare l’offerta turistica e soprattutto la permanenza sul nostro territorio. Qui tutti si sentono e si sentiranno a loro agio.

Sutri cittadina che è immersa nella cultura e nelle cose da vedere, dalla cattedrale al museo che sono fruibili per qualunque età. Un museo che propone anche una ricca raccolta di fumetti. Inoltre, e parlo per esperienza vissuta, devo dire che il personale che lo gestisce è preparato e disponibile.

Sutri, è tanto di più. Il Museo è una grande opportunità, il personale è fantastico. Chiunque giunge qui, scopre un’antica città etrusca dalle misteriose grotte e dal fascino senza tempo, che incanta i visitatori con la sua storia millenaria e il suo paesaggio affascinante. Basta passeggiare per il Parco Archeologico, visitare l’Anfiteatro e Villa Savorelli, girare per i vicoli del centro storico per rendersi conto di cosa stiamo parlando. Sutri è dove ho la fortuna di vivere, essere il primo cittadino e soprattutto avere il privilegio di farci crescere i miei figli.

Si può dire, inoltre, che Sutri è un’oasi culturale ed enogastronomica dove vivere è bello come pure trascorrere anche una sola giornata di relax?

L’offerta, per chi viene a vistare Sutri, è ampia. Il nostro obiettivo è di arricchirla.

Cosa vede nel futuro di Sutri?

Non basterebbero cento interviste per raccontare i nostri progetti per il futuro. E’ ovvio che dobbiamo lavorare e impegnarci tanto per realizzarli. Il futuro di Sutri è nelle nostre mani e nella nostra volontà di lavorare nei prossimi anni. Sicuramente abbiamo punti imprescindibili su cui ruota il nostro programma di governo: Il benessere della nostra comunità, lo sviluppo del turismo, uno sviluppo economico sostenibile, mantenendo ed esaltando la ricchezza storica, culturale e delle tradizioni di questa meravigliosa città.

Daniela Gasperini

Foto dal sito del Museo di Palazzo Doebbing