Alessandra Mussolini contro il sindaco di Bellegra

Conferenza in città dopo il tweet contro Benito Mussolini pubblicato qualche giorno fa da Domenico Moselli

Ennesima polemica politica nata su twitter. Stavolta, al centro della ribalta finisce il sindaco di Bellegra, Domenico Moselli. Il primo cittadino aveva postato qualche giorno fa una foto di un quadro di Benito Mussolini, nonno di Alessandra,  che aveva commentato in questo modo:  "E' sempre bello vedere un Mussolini appeso".  Venuta a sapere dell'accaduto, Alessandra Mussolini si è presentata quest'oggi in città per dire la sua in una conferenza stampa.

Insieme a lei, presenti, tra gli altri, i rappresentanti del Movimento cittadino "Sviluppiamo Bellegra", e il consigliere di minoranza  Flavio Cera, che esordisce attaccando l'amministrazione comunale, elencando "i suoi disastri" e definendola "comunista".

La Mussolini non tradisce il suo stile pugnace ed esordisce dicendo: "Sono rimasta colpita da questa frase, uno pensa di potersi nascondere dietro Internet e sostenere ciò che pensa. Ma non è così. In ogni caso non si giudicano le persone per il nome che portano".

"Non chiedo le scuse del sindaco -afferma la parlamentare europea di Forza Italia – lo invito piuttosto a occuparsi dei servizi sociali e sopratutto dei giovani. Io faccio politica e chiedo risposte politiche. Moselli lavori sul sociale e sulle persone che hanno bisogno, non mi importa delle eventuali scuse. Non si rifugi dietro l'alibi del "non ci sono soldi", non deve aggrapparsi a Renzi. Perciò, invece di fare battute, pensi a trovare soldi per la città di Bellegra".

Successivamente la Mussolini ha invitato il centrodestra di Bellegra a restare unito in vista delle prossime elezioni comunali, invitando a includere anche Forza Nuova.

Inevitabili i riferimenti anche alla politica nazionale, tra presente e passato: "Mi auguro – ha sostenuto – che il nuovo presidente Mattarella, che apprezzo per il fatto che è un cattolico che va a messa e al cimitero ogni domenica, possa avere l'umanità e la pietas cristiana, al di là degli schieramenti politici, di riconoscere che la Repubblica è nata da un grave atto disumano come quanto accaduto durante l'epilogo della Seconda Guerra Mondiale, quando di fatto i fascisti non ebbero un processo". 

Un accenno è stato dedicato anche ad Alfano, definito "coniglio" e a Fitto, invitato a non creare spaccature dentro Forza Italia e a non rievocare il "che fai mi cacci" di Fini, definito come "il brutto pennellone che ha rovinato la destra italiana". Sul patto del Nazareno "Berlusconi ce l'ha messa tutta per fare il bene di Forza Italia ma Renzi è stato sprezzante verso di lui. In ogni caso io sono contraria all'Italicum, che tanto piace a quella "fatina" della Boschi. Lo trovo poco democratico, in quanto propone il meccanismo dei capilista bloccati. Tra l'altro ho paura che tra questi vengano scelti molti uomini a discapito delle donne"

Alla fine, la Mussolini è stata omaggiata dal gruppo di Forza Nuova di Bellegra con un cesto contenente i prodotti locali.

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