Artena-Lariano, avvistati lupi. A Gavignano capre sbranate. C’è da preoccuparsi?

Che il Parco dei Castelli Romani e i Monti Lepini siano abitati anche dai lupi non rappresenta una novità

In questi giorni si sono susseguiti gli avvistamenti di lupi nelle zone di Artena, Lariano, Rocca Priora, Pratoni del Vivaro. Che il Parco dei Castelli Romani si abitato anche dai lupi non rappresenta una novità. Un avvistamento di lupi è stato segnalato da un residente di Lariano che ha fotografato tre lupi lungo la strada che collega Lariano con Artena, all’altezza del Colubro. L’avvistamento è avvenuto nella tarda serata di ieri, lunedì 6 Gennaio, intorno alla mezzanotte.

L’8 dicembre del 2018 avevamo riportato l’avvistamento di due lupi sui Monti Lepini, in un territorio ampio tra Segni, Montelanico e Carpineto. Nelle scorse ore si è registrata la segnalazione di un residente di Gavignano che ha denunciato l’uccisione di 7 capre a suo dire dovuta proprio alla presenza di lupi.  

C’è da preoccuparsi? In realtà non c’è nulla di sorprendente. Come ci ha spiegato un rappresentate del WWF “Durante l’inverno, con le avverse condizioni meteo, animali come caprioli e cinghiali cercano le zone più temperate all’interno dei loro territori abituali in cui cercare cibo, talvolta avvicinandosi ai centri urbani. E i lupi, sulle tracce delle loro prede d’elezione, fanno lo stesso, a volte predando gli ungulati anche in prossimità dei paesi. Per quanto rimangano episodi rarissimi, può talvolta capitare di vedere nelle ore notturne una coppia di lupi passeggiare per i sobborghi, sebbene in numerosi avvistamenti si tratti in realtà di cani lupi cecoslovacchi, molto simili al loro progenitore selvatico”.

Dunque, nessun pericolo per l’uomo, “Ma è importante rispettare alcune buone norme per favorire la pacifica convivenza: i lupi sono una specie opportunista, per cui in determinate situazioni possono predare anche animali domestici, come gatti o cani di piccola-media taglia. Per la sicurezza dei nostri amici a quattro zampe, è quindi importante assicurarsi che durante la notte siano ospitati in luoghi adatti (al chiuso, o in aree adeguatamente recintate). Inoltre, è importante che i lupi non imparino a sfruttare fonti di cibo in contesti urbani, in modo tale che mantengano il loro carattere schivo e selvatico. Quindi è necessario in primo luogo non lasciare cibo a loro disposizione (né di altri animali selvatici, come le volpi), assicurandosi che il pattume non sia abbandonato lungo la strada ma posto in bidoni a prova di animali selvatici (anche di cinghiali) e nel caso di colonie feline cercare, se possibile, di fornire il cibo durante la mattina e ritirarlo la sera”.

 “In caso di avvistamenti, mantenere una distanza adeguata (nel caso del lupo, circa 100 metri; per caprioli e cinghiali, circa 20) sia per la nostra sicurezza, sia per non creare disturbo agli animali. Evitare di seguirli in auto per lunghi tratti per scattare foto o video: in una stagione delicata come l’inverno, li costringeremmo a sprecare importanti energie per sopravvivere. Siccome la cultura dell’animale ‘nocivo’ è purtroppo ancora diffusa in molte zone d’Italia, nel caso notiate bocconi sospetti, che potrebbero rappresentare esche avvelenate pericolose sia per animali selvatici che domestici, avvertite prontamente i Carabinieri-Forestale al numero 1515 o 800253608, che provvederanno a bonificare l’area con l’aiuto dei cani antiveleno”.

Con questi semplici accorgimenti eviteremo che animali selvatici di grossa taglia come i lupi si abituino a sfruttare le risorse che possono essere offerte dai contesti urbani, sebbene la diffusione sempre maggiore di spazi residenziali ed infrastrutture, insieme alla naturale ri-espansione di alcune specie, creerà in futuro sempre maggiori occasioni di incontro.

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