Artena, poco controllo e poca sicurezza al plesso scolastico Serangeli

Dopo l’atto vandalico le pulizie forse sono state superficiali. Allarme non presente in tutte le aule. Ma soprattutto la presenza di una telecamera scollegata

Cosa è successo alla scuola media di Artena, il plesso Stefano Serangeli? Dopo gli avvenimenti vandalici dello scorso 31 ottobre e quelli di questa mattina siamo andati a fare un sopralluogo all’interno della struttura scolastica. Ad accoglierci la Dirigente scolastica Daniela Michelangeli e i docenti responsabili dell’Istituto. Presente anche l’Assessore con delega alla pubblica istruzione Lara Caschera.

La Dirigente e i docenti ci hanno spiegato nel dettaglio cosa è accaduto: mercoledì mattina all’arrivo a scuola, nell’atrio del plesso hanno trovato sparsa a terra la polvere estinguente di un estintore. Non solo un atto vandalico, ma anche furto; infatti è stato rubato l’impianto fonico dell’istituto e si è tentato di portare via il proiettore dell’aula magna. Il Comune ha immediatamente contattato una ditta specializzata in pulizie per far ripristinare la fruibilità del plesso. Opere di bonifica eseguite durante la chiusura della scuola per il ponte di Ognissanti. Questa mattina, lunedì 5 novembre, gli operatori scolastici e i docenti al loro arrivo a scuola hanno trovato una spiacevole sorpresa: nell’atrio e nei corridoi del piano terra era ancora presente la polvere estinguente.

Come è stato possibile? Forse le pulizie sono state eseguite superficialmente? Forse sono stati puliti i soli pavimenti del piano terra non tenendo in considerazione che la polvere presente negli estintori ha un’ampia volatilità e una capacità di occupare la maggior superficie possibile? Proprio per questo motivo può creare parecchi danni dopo il suo utilizzo. Infatti se riflettiamo bene l’estintore viene indicato come mezzo di estinzione per un principio di incendio e sicuramente un estintore a polvere può causare maggiore danni di quelle che potrebbe fare il principio d’incendio stesso. Quindi oltre al pavimento andrebbero puliti i davanzali, le finestre, le pareti, le suppellettili, anche del piano superiore.

Durante il nostro sopralluogo abbiamo percepito l’odore di ammoniaca che emana la polvere di un estintore dispersa. Una polvere composta da solfato di ammonio e fosfato di ammonio, classificata come rifiuto non pericoloso, infatti, i composti chimici, componenti la polvere, non hanno una specifica tossicità, ma se inalata, irrita le vie respiratorie. Se c’è già un’infiammazione in atto, può complicarla non poco.

Ricordiamo che sia oggi che mercoledì scorso la scuola non è stata chiusa, perché non è stata emessa nessuna ordinanza di chiusura da parte del Sindaco. Questa mattina i genitori che hanno accompagnato i propri figli a scuola hanno deciso di non farli entrare. Alcuni studenti, una decina, erano in palestra, unico luogo ritenuto agibile dai professori. Durante il nostro sopralluogo erano presenti le operaie della ditta di pulizie, impegnate nella nuova bonifica.

Alla Dirigente ed all’Amministratore comunale presente abbiamo chiesto come è stato possibile che gli “imbecilli” che hanno compiuto l’atto vandalico nella notte tra martedì e mercoledì della scorsa settimana, siano riusciti ad agire indisturbati. La Serangeli un plesso spesso vittima di atti vandalici e furti. Sembrerebbe che questi ignoti individui siano entrati dalla finestra di un’aula, una di quelle sprovviste di allarme sonoro. Allarme che invece è stato riattivato lo scorso mese dove presente (La Michelangeli ci comunica ch un allarme sonoro è stato installato in tutto il plesso della Alcide De Gasperi). Sempre alla Michelangeli e alla Caschera abbiamo fatto notare la presenza di una telecamera, scollegata, adiacente la porta d’ingresso della segreteria, subito dopo l’atrio del plesso.

Come è possibile che ladri e vandali entrino indisturbati perché l’allarme in alcune aule non è presente? Perché quella telecamera è scollegata? Queste ed altre le domande senza risposta. Le certezze, invece, sono molte: la presenza massiccia di imbecilli, la mancata verifica di chi di dovere sui lavori (le pulizie in questo caso), ma, soprattutto, i pochi e inutili mezzi di sicurezza.

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