Artena vota, De Castris arriva al Centro storico e al Colubro

Fabrizio De Castris: “Vivere nel centro storico deve essere un privilegio. Insieme, le cose cambiano”

Le istituzioni non si fanno vedere nel centro storico della nostra città. Non è loro abitudine. Ci hanno detto che, in Piazza della Resistenza, non si vedeva un comizio da quarant’anni. Fabrizio De Castris, candidato sindaco della lista Artena Cambia, ha voluto esserci.  

A rompere il ghiaccio è stato Marco Imperioli Diamante, che senza paura ha affermato “vi hanno abbandonato. Il nostro impegno è quello di lavorare giorno dopo giorno per vedervi vivere meglio“. E ci ha tenuto a sottolineare: “non tratteremo il centro storico come ‘elemento di campagna elettorale’. Qui noi ci torneremo. Sarà un nostro pensiero fisso. Amiamo ogni minima parte del borgo, per questo lo difenderemo“. Domenico Pecorari lo segue, lui che è nato e cresciuto nel centro storico; ha elogiato i giovani della lista Artena Cambia, i quali hanno tutte le intenzioni e le capacità e le energie per lavorare quotidianamente per il borgo e la città intera: “sono meravigliosi, vogliono lasciare Artena così come l’avrebbero voluta vivere“.

Un obiettivo ambizioso, al quale solo la buona politica può aspirare, e che solo la buona politica può arrivare a toccare. Grazia Caratelli ha aggiunto: “vi esorto a votare per questi ragazzi che sono l’anima del centro storico. Io ho assorbito il loro entusiasmo e la loro buona volontà“. A presentare Fabrizio ci ha pensato Martina, che ha detto: “spesso ci riferiamo a questo luogo definendolo ‘la nostra casa’, ed è anche perché il nostro candidato a sindaco ci ha insegnato ad amarlo“.

Ha poi passato la parola a lui, che si è detto “molto emozionato di parlare in questa piazza“. Per poi confessare: “qui ho maturato la mia candidatura a sindaco, perché questo è il cuore pulsante della nostra città. La terra delle nostre radici“. Ha precisato che riuscirà ad attirare turisti solo se i suoi abitanti saranno felici di viverlo, solo se per loro miglioreranno le condizioni che la noncuranza della politica ha reso difficili. “Chi vive il centro storico non deve pensare di dover scappare da questo luogo, noi dobbiamo garantire attenzione quotidiana“. Non un censimento sociale, né contratti col popolo artenese: ma sicurezza igienico sanitaria, vigilanza, pulizia, bonifica dei luoghi abbandonati, ascolto dei bisogni della comunità, riduzione delle disuguaglianze. Dobbiamo essere ambiziosi: riportare qui funzioni vitali per la vita comunitaria, lavorare con dedizione e gentilezza.

“Senza arroganza, prepotenze, senza accordi e scambi di poltrone. Non ci interessano le insinuazioni dei nostri avversari, non ci sfiorano. Noi ci mettiamo la nostra faccia, dietro di noi abbiamo solo lo spirito e l’entusiasmo“. Fabrizio si candida a nome del centro storico, che è patrimonio dell’intera comunità: “e viverci deve diventare un privilegio, come avviene in qualsiasi città del mondo“.Ad accogliere i cittadini intervenuti, ieri sera, al Colubro, ci hanno pensato Dino Talone, Moira Bianchi e il candidato sindaco per la lista Artena Cambia Fabrizio De Castris.  

Non abituato a fare polemiche, Dino risponde coi fatti alle accuse rivoltegli dagli avversari politici. Le opere realizzate da consigliere sono molte, ne legge un elenco, poi afferma “dobbiamo pensare a quanto c’è ancora da fare. I piccoli interventi a cui lavoreremo nell’immediato e quelli a lungo termine: il completamento dei tratti fognari; la messa in sicurezza delle strade; la realizzazione di una struttura polifunzionale dove oggi c’è il campo sportivo del Colubro. Io sarò a completa disposizione di tutti voi della città intera”.

A Moira è spettato il compito di illustrare i temi del programma della lista Artena Cambia e l’orizzonte valoriale. Dopo aver spiegato la sua scelta, per la quale “serve coraggio, ed io voglio mettermi in gioco, perché è nel mio carattere”, dice che “il Colubro e le altre frazioni devono essere parte integrante di Artena. Un giorno mio figlio mi ha chiesto: mamma, noi facciamo parte di Artena? Ecco, questo non dovrà più succedere perché noi, tutti, saremo una comunità”. Ha voluto fare un passaggio sulla messa sicurezza straordinaria degli edifici scolastici esistenti e sulla necessità di luoghi d’incontro e socializzazione per bambini e adulti – a servizio di tutta la città. Fabrizio De Castris si è innanzitutto soffermato sulla visione della sua squadra di governo: pensare ad Artena nella sua interezza.

“Noi dobbiamo amministrare Artena nella sua totalità. Ogni nostro intervento va visto nell’interesse collettivo. La nostra missione è Ridare alla comunità di Artena un senso di unità”. Immancabile il racconto del metodo della lista Artena Cambia: l’ Ascolto. Perché “o facciamo questo cambio di passo ora, o la nostra comunità si sfalderà. Dobbiamo ripensare il rapporto tra istituzioni e cittadini, riscoprire il senso di appartenenza alla comunità”. Dobbiamo riuscire a cambiarla. Non lasciare che i nostri figli scappino perché qui non c’è niente. Dobbiamo creare qui opportunità di lavoro. Dobbiamo mangiare con la cultura. “Noi siamo liberi e non rappresenteremo gli interessi di nessuno, se non quelli della comunità. Gli altri hanno questa libertà?”.

Chiude come di consueto in maniera incisiva contro il voto di scambio – e i cittadini sembrano ringraziarlo con un forte applauso: “è una cosa che mi sta offendendo! Diciamo NO a vacue promesse di lavoro. Una comunità non può essere umiliata con questi metodi: è una battaglia culturale! E noi vinceremo contro la cultura degli interessi”.

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