Cerveteri. Polizia municipale entra in Chiesa e ferma la messa di Don Domenico

“In questo momento è da preferirsi l’estrema prudenza al rischio. Ogni persona è responsabile della sicurezza e della vita degli altri”

Sono entrati in chiesa mentre il prete celebrava la messa e hanno interrotto la parte finale della funzione religiosa. Gli agenti della polizia locale di Cerveteri ad intervenire ieri, 15 marzo, alle 11 circa, presso la chiesa di San Francesco D'assisi in località Cerenova, o marina di Cerveteri. La messa celebrata da Don Domenico, era in diretta Facebook sulla pagina della Parrocchia. I due agenti della Locale, si sono avvicinati al parroco chiedendo di far allontanare i fedeli che si erano radunati, anche se in un numero esiguo, all'esterno della chiesa. Venerdì, il vicario di Roma ha vietato la celebrazione delle messe alla presenza di fedeli al fine di scongiurare il rischio di contagio da Coronavirus. Le chiese, però, possono rimanere aperte. Le liturgie, quindi, sono diventate virtuali con dirette Facebook come quella che si stava svolgendo ieri mattina. L'imprevisto è stato il radunarsi di alcuni fedeli davanti al luogo di culto. È stato un agente che, dopo essere salito sul pulpito, ha parlato al microfono chiedendo ai fedeli di disperdersi. Al momento non è noto se siano stati presi provvedimenti nei confronti dei fedeli.

Abbiamo parlato con il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, che così ha commentato l'accaduto: "Non ho ancora avuto modo di documentarmi in modo completo sull'accaduto, la notizia di un nuovo contagiato ieri, ci ha dato molto da fare. Posso dire che sono dispiaciuto se magari le forze dell'ordine sono intervenute in modo brusco, ma in questo momento è da preferirsi l'estrema prudenza al rischio. In  questa fase di emergenza ogni persona è responsabile della sicurezza e della vita di tutti gli altri. Agli anziani che non riescono, anche comprensibilmente, a stare al passo con le nuove tecnologie e le dirette streaming, consiglio di seguire la santa messa in televisione o per mezzo della radio. Siamo in un periodo critico nel quale ogni persona è chiamata a un dovere più grande, anche se comporta per ciascuno delle rinunce. Ora, chi trasgredisce alle norme di prevenzione, è come qualcuno che si metta alla guida senza cintura, solo che non rischia di fare del male solo a sé stesso, ma a chiunque incrocia sul suo cammino". 

Leggi anche:

Al San Camillo dona il sangue anche Daniele De Rossi: "Non abbiate paura"

Coronavirus, gestori telefonici pronti a fornire alle Autorità dati dei clienti

 

Lascia un commento