Co.Mark, Lazio: cresce l’interscambio commerciale con l’estero

Le performance dell’interscambio commerciale con l’estero della Regione Lazio sono frutto dagli ottimi risultati ottenuti dalle aziende della provincia di Roma

Cargo, navi da carico

Lo scorso anno l’export della Regione Lazio ha raggiunto il valore di 32 miliardi di euro, registrando una crescita del 12,7%, corrispondente ad un incremento di 3,6 miliardi di euro. Le performance dell’interscambio commerciale con l’estero della Regione sono state condizionate dagli ottimi risultati ottenuti dalle aziende della provincia di Roma.

Dati Export Lazio

I dati relativi all’export del Lazio riportati all’interno dell’ultima recensione di Unindustria, l’Associazione territoriale di Confindustria, evidenziano le province che hanno contribuito maggiormente all’aumento delle esportazioni. I commenti degli analisti sottolineano che le vendite all’estero dei prodotti laziali sono trainate dalle performance delle aziende della provincia di Roma, che raggiungono i 2,3 miliardi di euro, con aumento del 18% rispetto allo scorso anno. Considerevoli le performance raggiunte dalla provincia di Rieti (+123 milioni di euro, pari ad un incremento del 30,2%), seguite da quelle di Latina (+9%) e Frosinone (+6,4%).

Stando alle opinioni degli esperti l’industria farmaceutica è il settore che maggiormente ha contribuito alla crescita delle vendite all’estero dei prodotti locali, rappresentando il 39% del totale dell’export regionale. Il settore farmaceutico italiano, infatti, si posiziona al primo posto nel mondo: un primato influenzato proprio dal boom delle esportazioni.

A ribadirlo Co.Mark, la nota azienda di consulenza per lo sviluppo del business internazionale, che identifica i principali mercati in cui esportare i medicinali Made in Italy. Stando alle recensioni disponibili nel sito di Comark, i paesi europei costituiscono la principale destinazione dell’interscambio commerciale dell’industria farmaceutica: Repubblica Ceca, Albania e Romania sono tra i mercati più appetibili.

I settori più richiesti

I dati riportati nella recensione fanno emergere inoltre il buon andamento del settore dei prodotti chimici, che copre circa il 9% del totale delle esportazioni, seguito dal comparto dei prodotti tessili, dell’abbigliamento, delle pelli e degli accessori. Le opinioni degli esperti sottolineano anche le buone performance ottenute dagli apparecchi elettrici, che raggiungono un incremento delle esportazioni pari al 34,2%.

La recensione riporta inoltre le opinioni degli analisti sui principali paesi di destinazione extra UE, che evidenziano un netto aumento dei flussi commerciali diretti verso gli Stati Uniti e il Regno Unito. I commenti riportati nella recensione sottolineano in particolare il ruolo svolto dal Belgio e dai Paesi Bassi, verso cui le esportazioni sono aumentate rispettivamente del 10,7% e del 26,7%.

L’importanza del Belgio per il settore farmaceutico italiano è stata ribadita anche dai commenti di Comark, che lo definisce il più importante centro logistico europeo per la distribuzione di medicinali nei principali mercati internazionali.

I prodotto farmaceutici

L’azienda evidenza inoltre i canali di distribuzione strategici per l’esportazione di farmaci: gli importatori e i distributori, dotati di una vasta rete di informatori scientifici in grado di promuovere al meglio il prodotto, le catene di negozi del settore e i manager specializzati nello sviluppo delle reti di vendita all’estero. Le opinioni degli analisti sull’andamento del settore farmaceutico laziale sono confermate anche dai commenti di Farmindustria, che identifica la Regione al primo posto in Italia per l’export di medicine. Il settore impiega nel territorio regionale circa 13 mila lavoratori diretti, occupati presso più di 50 aziende, che generano un fatturato complessivo superiore ai 13 miliardi di euro.

I commenti degli esperti sull’interscambio commerciale laziale e le opinioni di Comark sull’importanza del settore farmaceutico per la Regione e per l’intero Paese fanno emergere il buono stato di salute dell’imprenditoria locale, che ha ora l’opportunità di confermare l’attuale trend di crescita anche nel futuro.