Crisi Governo, Salvini: “Maggioranza non c’è più, subito al voto”. Conte replica

“Ieri sera e questo pomeriggio è venuto a parlarmi il ministro Salvini il quale mi ha anticipato l’intenzione della Lega di interrompere questa esperienza di governo”

"L'ho ribadito oggi al Presidente Conte: andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav e dai ripetuti insulti a me e alla Lega da parte degli "alleati", e restituiamo velocemente la parola agli elettori". Così Matteo Salvini in una nota. "Le vacanze non possono essere una scusa per perdere tempo e i parlamentari (a meno che non vogliano a tutti i costi salvare la poltrona) possono tornare a lavorare la settimana prossima, come fanno milioni di Italiani", conclude. 

"Ieri sera e questo pomeriggio (scritto l'8 agosto, ndr) è venuto a parlarmi il ministro Salvini il quale mi ha anticipato l'intenzione della Lega di interrompere questa esperienza di governo e la volontà di andare a votare per capitalizzare il consenso di cui il partito gode". Lo dice il presidente del consiglio Giuseppe Conte. 

"Non spetta evidentemente al ministro dell'Interno convocare le Camere, non spetta a lui decidere i tempi della crisi politica nella quale intervengono ben altri attori istituzionali – ha affermato Conte, replicando alle dichiarazioni di Matteo Salvini – A lui spetterà invece spiegare al paese e giustificare agli elettori che hanno creduto nella prospettiva del cambiamento le ragioni che lo hanno indotto a interrompere bruscamente l'azione di governo", ha esternato con fermezza il premier.

"Non permetterò più che si alimenti la narrativa di un governo dei no. Questo governo ha parlato poco e lavorato molto. Non era in spiaggia, era nelle sedi istituzionali a lavorare per gli italiani", sostiene Giuseppe Conte.

 "Farò in modo che questa crisi da lui innescata sia la più trasparente della storia della vita repubblicana", ha detto il presidente del consiglio parlando di Matteo Salvini e della crisi di governo voluta dalla Lega. "Per questo mi riservo di contattare i presidenti di Camera e Senato affinché adottino le iniziative di competenza.

Questo passaggio istituzionale dovrà svolgersi davanti ai parlamentari. Avevo promesso che la trasparenza e il cambiamento sarebbero stati i tratti distintivi di questo governo. Vigilerò che questi valori siano rispettati fino all'ultimo giorno", aggiunge Conte. "Confido che ermegano le responsabilità", spiega il premier che ricorda: "A tutti gli italiani dovremo dire la verità e certo non potremo nasconderci dietro slogan mediatici e dichiarazioni retoriche".

 "Personalmente non considero il confronto tra governo e parlamento un molesto orpello del nostro sistema democratico ma la vera essenza della nostra forma di governo", dice ancora Giuseppe Conte nel corso di una dichiarazione in sala stampa.

Conte ricorda di aver detto in occasione del discorso sulle inchieste russe che "dal parlamento ho ricevuto la fiducia e in parlamento sarei tornato ove fossero maturate le condizioni per la cessazione anticipata dal mio incarico. Non accetterò più che vengano sminuiti la dedizione, la passione con cui gli altri ministri tutti i viceministri e sottosegretari insieme con me hanno accettato l'impegno di governo", conclude.

(Rai/ Dire) 

*Foto concessa dal sito del Governo

 

 

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