“Effetto Draghi” e corsa al vaccino: boom di prenotazioni in tutta Italia

L’incremento delle prenotazioni va dal 15% al 200%. Ormai la campagna viaggia al 100% con oltre 500 mila somministrazioni al giorno

Green Pass

Green Pass

A solo un giorno dalla conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi, “l’effetto Draghi” sui vaccini si è rivelato immediato e d’impatto. Infatti, dopo l’annuncio del premier sull’obbligo di Green pass e le parole sulla necessità di vaccinarsi, dal Lazio al Piemonte, dal Veneto alla Lombardia le prenotazioni sono lievitate rapidamente. Un aumento tra il 15 e il 200%, dice il commissario Figliuolo. Anche se 4,8 milioni di italiani sopra 50 anni non si sono ancora vaccinati. Intanto il nuovo decreto legge Covid che introduce l’obbligo di Green pass dal 6 agosto è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale e sono così entrati in vigore i nuovi parametri per definire le zone di rischio.

L’analisi del Commissario per l’emergenza Figliuolo

“Abbiamo registrato un incremento delle prenotazioni che va da un 15% ad un 200% a seconda delle regioni. In Friuli Venezia Giulia siamo al 6.000%” dice il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo sottolineando che la campagna viaggia al 100% con oltre 500 mila somministrazioni al giorno. “La scelta del governo ha dunque prodotto l’effetto desiderato: incentivare la vaccinazione ed evitare di dover richiudere una serie di attività in piena estate a causa del nuovo aumento dei contagi dovuto alla diffusione della variante Delta che, come conferma l’ultimo monitoraggio, è ormai predominante in Italia. Vaccinarsi equivale a vivere – ribadisce Figliuolo citando le parole del premier Mario Draghi – ma anche a far si che altre persone possano ricevere le cure di cui hanno bisogno”.

Boom prenotazioni nel Lazio

“Dall’annuncio di ieri, da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi in merito al Green Pass abbiamo avuto oltre 38mila nuove prenotazioni per i vaccini. Una spinta importante in una regione come il Lazio, che oggi ha superato le 6,5 milioni di dosi somministrazioni e in cui il 62% della popolazione adulta ha completato il ciclo vaccinale”. Lo ha dichiarato l’Assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.

Altre precisazioni in arrivo

E il cambio dei parametri, ampiamente concordato con le Regioni, ha fatto sì che non scattasse la zona gialla per Lazio, Veneto, Sicilia e Sardegna. Nelle prossime ore arriveranno inoltre due circolari del ministero della Salute. Una, prevista dal decreto, indicherà i soggetti esentati dall’utilizzo del green pass. Ad esempio chi non può vaccinarsi per motivi di salute oppure ha avuto una reazione allergica dopo la prima dose. La seconda invece risolverà il problema degli italiani che si sono vaccinati all’estero e non hanno ancora ricevuto il pass. “Non c’è motivo che perduri questa situazione” ha spiegato il direttore della prevenzione Gianni Rezza.

Le manifestazioni “No-vax”

L’obbligo del green pass ha spinto allo scoperto i “No-vax”, che si sono immediatamente mobilitati, convocando decine di manifestazioni in tutta Italia per le prossime ore, via Facebook e Telegram, contro “il passaporto schiavitù e l’obbligo vaccinale”. Mercoledì 28 luglio la fiaccolata in piazza del Popolo, organizzata dal comitato “Libera Scelta”, ha trovato la condivisione dei parlamentari leghisti Bagnai e Borghi. Mentre la stessa leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, pur ribadendo che si vaccinerà e di non essere “No-vax”, attacca Mario Draghi. “Le sue sono parole di terrore. il green pass è diventato il nuovo mantra da imporre, il resto non conta. Stiamo picconando il nostro stato di diritto, questa non è libertà”.

Nelle varie città italiane

Oggi alle 17:30 oltre 80 città italiane vedranno scenderanno in piazza i “No-vax” di tutto il Paese, i quali hanno dichiarato di scagliarsi contro “il passaporto di schiavitù, l’obbligo vaccinale, la truffa Covid, la dittatura”. La Worldwide demonstration ufficiale a Ostia, sul litorale romano, comincerà alle 15:00. Ma in tutta Italia sono state indette altre manifestazioni, per le 17:30, mirate proprio a contestare la misura che entrerà in vigore il 6 agosto. Presidi sono previsti in tantissime città. Da Roma a Genova passando per Firenze, Torino, Milano, Napoli, Bologna, Padova, Cagliari, Bergamo, Catania, Palermo, Reggio Emilia, Biella, Parma, Pescara, Varese, Ostia, Pordenone, Ravenna, Forlì, Lodi e Como.

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