Guidonia, arrestato titolare di un bar per spaccio e calunnia

Tenta di liberarsi della concorrenza approfittando di un’operazione antidroga

Cosa non si fa in tempo di crisi per liberarsi della concorrenza! È quello che ha tentato di fare il gestore di un bar di Guidonia, approfittando di un'operazione antidroga della Polizia avvenuta nel marzo scorso nella stessa zona, per denunciare in forma anonima come complici nel traffico di stupefacenti i gestori di un bar vicino.

Gli investigatori del commissariato di Guidonia, diretti dalla dr.ssa Maria Chiaramonte, ricevuta la segnalazione, hanno subito iniziato le indagini e, nel corso di una perquisizione, hanno rinvenuto effettivamente otto involucri di cocaina nascosti all'interno dei bagni e sotto il bancone. Tuttavia Il quadro generale non faceva presumere che i titolari del bar potessero essere i responsabili di un traffico di stupefacenti: oltre agli otto involucri, infatti, nel bar non era stato trovato nient’altro. Anche nell'abitazione dei sospettati non erano state trovate tracce che facessero presumere un'attività di spaccio: ne' droga, ne' bilancini di precisione, nessuna sostanza da taglio o materiale per il confezionamento delle dosi.

 Approfondendo le indagini gli agenti  hanno visionato i video delle telecamere di sorveglianza poste all'interno del bar, accorgendosi di un uomo di mezza età che, dopo aver chiesto un caffè, si era recato in bagno e aveva nascosto degli involucri proprio lì dove era stata ritrovata la droga, e sotto il bancone del bar, approfittando di un attimo di distrazione della titolare.

Le successive indagini hanno permesso di risalire all'intestatario dell'utenza telefonica da cui era stata effettuata la telefonata anonima che è risultato essere proprio la stessa persona ripresa dalle telecamere del bar. Ulteriori indagini hanno fatto emergere i legami e la complicita' dell'anonimo denunciante con il titolare di un altro bar della zona, un 35enne romano, da tempo in pessimi rapporti con l'attività commerciale concorrente.

 Il quadro a questo punto è risultato chiaro: il tutto era stato architettato per togliere di mezzo un rivale scomodo. Pertanto, le due persone individuate dagli investigatori sono state denunciate per concorso nella detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e calunnia. 

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