Inchiesta Trasporto pubblico a Roma, mezzi Atac pieni e Linee S vuote. Intervista all’assessore Alessandri

Linee S, le 15 tratte sconosciute agli utenti, ma come è possibile?

Linee S

Abbiamo intervistato l’assessore ai trasporti della Regione Lazio Mauro Alessandri in relazione ad un servizio giornalistico della trasmissione Piazza Pulita, su La7, andato in onda giovedì sera 22 aprile. Il servizio mostrava l’utilizzo dei pullman delle linee S, cioè i nuovi pullman che sono arrivati a supporto dei mezzi pubblici esistenti per alleggerire il trasporto pubblico ed evitare il più possibile gli assembramenti. Pullman in servizio ma vuoti, non utilizzati dai cittadini. I motivi? Nessuna informazione, nessuna assistenza, nessuna segnalazione. Abbiamo chiesto all’Assessore ai Trasporti della Regione Lazio, Mauro Alessandri, maggiori informazioni sul servizio delle linee S.

Il trasporto pubblico della capitale è una delle contraddizioni più evidenti nella gestione dell’emergenza pandemica. Viene spesso portato come paragone infatti: “al ristorante o al cinema in sicurezza non si può andare ma si sta pericolosamente vicini o attaccati sui mezzi pubblici”.

“Vorrei spendere qualche parola innanzitutto sulle risorse che sono arrivate

Le risorse sono in parte in arrivo dalla Regione con 10 milioni di euro, in parte sono la quota che il governo dei 330 milioni ha dato alle regioni e che esse hanno attivato per i servizi aggiuntivi. Questo vale per tutte le regioni italiane.

Le 15 tratte aggiuntive, le Linee S

A Roma sono avvenuti due interventi importanti a cui vorrei dare rilievo. Il primo è aver destinato un contributo aggiuntivo a Roma capitale, che ha usato rinforzando le linee Atac esistenti, cioè aggiungendo mezzi. Noi abbiamo anticipato quelle nazionali già a dicembre, sia chiaro. Il secondo intervento lo abbiamo gestito direttamente noi come Astral, creando 15 linee direttissime aggiuntive, le cosiddette linee S. Partono dalle stazioni metro della capitale e fanno dei percorsi circolari con una fermata ogni 7 minuti. Questi percorsi sono studiati con Roma Mobilità. Sono quindi linee espresse una del mattino e una della sera. Sono riconoscibili dalla pensilina e in alcune stazioni dalla voce elettronica che guida l’utente”.

Ieri sera nella trasmissione Piazza Pulita è stato trasmesso un servizio in cui veniva mostrato che questi mezzi sono di fatto vuoti, non c’è nessuno sopra. Perché purtroppo non è arrivata l’informazione di queste linee S.

“Nelle attestazioni il personale è regionale e comunale, posso assicurare che ci sono dei mezzi che girano vuoti, ed è fisiologico. Ma c’è un coefficiente medio di riempimento del 20%. si tratta di 4mila corse per 25 a corsa, sono 20mila passeggeri a settimana.

C’è un difetto di comprensione del servizio ma non è imputabile solo alla comunicazione istituzionale. In parte passa per le paline, in passe grazie al personale, in parte grazie anche al passa parola degli utenti. C’è anche una resistenza dei cittadini ad utilizzare mezzi diversi, a cui non è abituata, soprattutto in un momento come questo. Fino a ieri siamo stati in zona arancione e in questo contesto l’utenza si è concentrata sui mezzi tradizionali.

Queste misure dureranno fino al 30 giugno, in particolare per assorbire la rilevante popolazione scolastica, per fare in modo che il carico della scuola non incida sui mezzi pubblici”.

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