Labico,amianto Colle Spina, scarico di competenze tra Consorzio e Comune

Dopo quasi 6 mesi dall’inizio della vicenda che riguardava il ritrovamento di lastre di amianto ancora non si è sciolta la complicata vicenda

Dopo quasi 6 mesi dall’inizio della vicenda che riguardava il ritrovamento di lastre di amianto nel Comune di Labico, e precisamente a Colle Spina, ancora non si è sciolta la complicata vicenda che prosegue tra il silenzio delle istituzioni e lo sconcerto da parte degli abitanti della zona. Oggi a spiegarci meglio le dinamiche della faccenda è il legale della famiglia Mari, l’Avvocato Domenico Cautela, il quale ha cercato di fornirci un quadro più chiaro dalla vicenda: “Iniziamo col ricordare – ci dice l’avvocato Cautela – che la dinamica va avanti da ormai 6 mesi, infatti il tutto iniziò a giugno di quest’anno quando durante dei lavori di rifacimento di un muro di confine sono emerse al di sotto del manto stradale della III strada (appartenente al Consorzio di Colle Spina), numerose lastre di amianto. Il Dott. Mari Maurizio, proprietario del muro di confine, ha proceduto quindi ad avvisare il Consorzio  e successivamente  il Comune di Labico ha proceduto  a mettere in sicurezza l’area emanando un’ordinanza nella quale ordinava al consorzio di Colle Spina di provvedere alla rimozione dei materiali rinvenuti. Fin qui nulla da dire – dice ci dice ancora l’Avvocato Cautela – se non fosse che da quel momento in poi è calato il silenzio sulla faccenda”.

"Chiedendo al Legale dei Sig.ri Mari come ha pensato di aiutare la famiglia a gestire la faccenda ci ha risposto: da un punto di vista professionale per poter meglio comprendere lo stato della vicenda, ho ritenuto opportuno presentare al Comune di Labico una formale richiesta di accesso agli atti, precisamente in data 13.10.17 ma verso la quale non ho mai ricevuto risposta né da parte dell’amministrazione né da parte dell’Ufficio competente, nonostante abbia sollecitato più volte una risposta da parte loro. Cosa a mio avviso inconcepibile essendo doveroso da parte di una  P.A. quantomeno fornire una risposta verso le richieste avanzate da un cittadino di poter prendere visione di atti che lo riguardano. In sostanza  prosegue ancora L’Avvocato Cautelaquello che fin oggi è accaduto è semplicemente uno scarico di competenze tra Consorzio e il Comune di Labico, tantochè il consorzio di Colle Spina in data 22 settembre 17 consegnava il cantiere al Comune, e quest’ultimo a distanza di oltre due mesi, precisamente l’11 Dicembre 2017 comunicava che a parer suo il cantiere non doveva essere riconsegnato al Comune ma bensì al Sig. Mari”.

L’avvocato Cautela parte attiva di questa complessa faccenda conclude esprimendo il suo rammarico per tutto quello che è accaduto in questi mesi, o meglio "per quello che non è accaduto e sarebbe stato opportuno accadesse per risolvere la fitta dinamica di eventi. Ad oggi il cantiere risulta in stato di abbandono e persiste ancora il concreto pericolo di crollo oltre che della restante parte di muro rimasto ancora da demolire, anche della sovrastante III strada, priva di qualsivoglia protezione. Inoltre gli agenti atmosferici ed in particolare le frequenti piogge di questi giorni non fanno che aggravare la situazione descritta. Proprio a questo proposito è di questi giorni un’ulteriore diffida presentata dall’Avvocato Cautela per conto del Sig.Mari nei confronti del Consorzio affinchè gli venga riconsegnato il cantiere con le dovute certificazioni di avvenuta bonifica del sito, adempimento che consentirebbe finalmente al Sig. Mari di poter proseguire con i lavori di rifacimento del muro – conclude l’avvocato Cautela augurandosi – che questa complessa vicenda possa concludersi il prima possibile e  promettendo il suo impegno costante ai  Sig.ri Mari 'vere vittime dimenticate' di tutta questa triste storia".

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