MotoGP 2019: Valentino Rossi riuscirà a lottare per il titolo?

Il Motomondiale 2019 è incominciato lo scorso 10 marzo dal circuito qatariota di Losail

Il Motomondiale 2019 è incominciato lo scorso 10 marzo dal circuito qatariota di Losail. Ad aggiudicarsi la prima delle 19 prove del campionato del mondo di motociclismo non è stato il cannibale Marc Marquez come in molti si aspettavano: il trionfo se l’è preso Andrea Dovizioso in sella alla sua Ducati andando a chiudere i 22 giri del gran premio in 42'36.902.

Scorrendo le quote motogp 2019 su Eurobet.it, infatti, si può vedere come i grandi favoriti per la vittoria del titolo di quest’anno secondo i bookmakers siano Marc Marquez, quotato a 1,50, e Andrea Dovizioso, quotato a 4,00. Valentino Rossi è soltanto la quarta scelta dei quotisti che lo collocano addirittura dietro al compagno di team nella scuderia ufficiale della Yamaha Maverick Viñales. La vittoria dello spagnolo è quotata a 11,00, quella di VR46 a 13,00.

Di certo partire indietro nei pronostici non è un buon segno, tuttavia, Valentino ci ha abituato ad imprese incredibili. Anche a Losail, partiva dalla quattordicesima posizione e ha tagliato il traguardo al quinto posto “bevendosi” a suon di sorpassi un gran numero di contendenti. A fine gara il distacco dal vincitore Dovizioso era di soli sei decimi.

Un grande aiuto, tuttavia, dovrà arrivare dal team Yamaha Monster Energy, poiché a detta dello stesso Rossi, il risultato è stato frutto di una pista benevola per la sua moto. "Personalmente sono abbastanza preoccupato – ha dichiarato a fine gara -. Mi sembra che siamo messi più o meno come l'anno scorso. Siamo in difficoltà in termini di accelerazione rispetto agli altri che hanno più grip e più cavalli”.

Alle spalle del Dovi e di Marquez, sul gradino più basso del podio, si è accomodato un po’ a sorpresa Cal Crutchlow, pilota che era stato protagonista di un buon weekend di prove e ha confermato di essere in grande forma nonostante il brutto infortunio dello scorso finale di stagione in cui si era fratturato malleolo e tibia, rischiando addirittura di dover smettere di correre.

E Valentino Rossi? È la domanda che chi non segue assiduamente la MotoGP si è posto in maniera inevitabile guardando il podio del GP del Qatar. Come direbbe il celebre Guido Meda “Rossi c’è!” (e lotta insieme a noi) soltanto che da quasi un decennio il “Dottore” non è più in grado di competere ad armi pari per il titolo. L’ultimo mondiale vinto in MotoGP risale ormai al 2009.

Ma cos’è successo al marziano di Tavullia? A lui nello specifico, probabilmente non è accaduto nulla di particolare. Non si è di certo svegliato una mattina con meno talento rispetto a prima ma oltre una competizione che si è fatta via, via più serrata con l’emergere di piloti giovani e ambiziosi (che avevano come idolo proprio lui), la maggior parte dei limiti del 46 giallo vanno rintracciati nelle moto che ha guidato dal 2010 in poi.

Archiviata la parentesi infruttuosa (per non dire disastrosa) con la Ducati (7° posto nel 2011, 6° nel 2012), Valentino ha fatto ritorno in Yamaha nel 2013 ma da allora non è più riuscito a portare a casa un titolo iridato, collezionando come risultati più rilevanti 3 secondi posti (2014, 2015 e 2016). La casa di Iwata nonostante gli sforzi e la grande esperienza di Rossi, non solo come centauro ma anche come collaudatore, non è più riuscita a garantire al suo pilota di punta una moto competitiva, evidenziando costanti problemi nella messa a punto e soprattutto in gara.

Il grande sogno del pilota di Tavullia è quello di impreziosire la sua bacheca che può vantare ben nove titoli mondiali (1 in 125, 1 in 250, 1 in 500 e 6 in MotoGP) con la decima gemma ma si tratta di uno scenario molto complesso. Anche quest’anno, però, purtroppo Valentino Rossi non parte tra i favoriti nelle gerarchie per la vittoria del Motomondiale.

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