Cliente chiama la polizia per un caffè troppo caro, multa di mille euro per la caffetteria

Una nota caffetteria di Firenze ha ricevuto dai carabinieri una multa per la mancata esposizione della lista dei prezzi

Barista alla macchina del caffè

Barista alla macchina del caffè

Con l’apertura della nuova stagione estiva, iniziano in tutta Italia i primi problemi legati ai prezzi, dovuti principalmente all’aumento dei prezzi delle materie prime che tutta la nazione deve affrontare. Per questo motivo molte aziende hanno riscontrato, anche nella capitale, numerosi problemi. Tra queste la caffetteria Ditta Artigianale di Firenze ha ricevuto una multa di mille euro per non aver esposto il prezzo di una tazza di caffè.

Barista alla macchina del caffè
Barista alla macchina del caffè

La vicenda

Il fatto è avvenuto a seguito della consumazione, all’atto del pagamento, il cliente indispettito dal costo pari a due euro per un decaffeinato, ha deciso di chiamare la polizia municipale dal momento che il prezzo non era esposto.

Il titolare della nota caffetteria fiorentina, conosciuto per aver vinto numerosi premi, ha scritto in un commento su Facebook: “Credo che con tutto quello che oggi si somministra nei bar questa legge ha tanto dell’assurdo e andrebbe cambiata, altrimenti il 99,9% di bar e ristoranti sarebbero facilmente in errore”. Il titolare ha continuato sottolineando che il cliente aveva ordinato un caffè, e non un decaffeinato, “di una piantagione messicana, preparato con molta professionalità dai miei baristi”

Il direttore del bar pagherà la multa ma ciò che il proprietario richiede è che il prezzo corrisponda alla qualità del prodotto: “che nessuno più si scandalizzi se paga un espresso due euro: è una missione e la porterò avanti a testa alta”. Alessandro Vittorio Sorani, presidente del Confartigianato di Firenze, riporta in una nota: “Non considerare la qualità di un prodotto dove c’è un grande lavoro dietro è qualcosa che mi amareggia profondamente. La qualità si paga ed è a vantaggio di tutti”

Infine, secondo Serena Nobili di Dini Caffè “siamo nel 2022 ma ancora in Italia non si può parlare di qualità quando si parla di caffè, in questo settore la qualità non viene percepita: è gravissimo”.