Pillole antivirali, Figliuolo: “Prime dosi già arrivate”

“Le prime dosi dei Molnupiravir sono arrivate. Le prime consegne di Paxlovid, invece, sono attese per febbraio-marzo 2022”, rivela il Generale

Generale Francesco Paolo Figliuolo

Francesco Paolo Figliuolo

Le prime dosi delle nuove pillole antivirali per contrastare il Covid stanno arrivando anche in Italia. A rivelarlo è stato il Commissario straordinario per il Covid, Francesco Paolo Figliuolo, in un’intervista rilasciata a Il Messaggero. Il Generale, ha fatto anche il punto della situazione sulla campagna vaccinale nel Paese.

Pillole antivirali

“Le prime dosi dei Molnupiravir (Merck), circa 12mila trattamenti, sono arrivate, in anticipo sui tempi previsti. Mentre le prime consegne di Paxlovid (Pfizer) – afferma il Generale – sono attese per febbraio-marzo 2022. Per quanto riguarda i vaccini l’Ema, in data 20 dicembre, ha approvato il quinto vaccino per la prevenzione del Covid-19 nell’Unione Europea. Si tratta del vaccino nuvaxovid (Novavax), che è un vaccino a base proteica indicato per gli over 18. La prima tranche arriverà presumibilmente già alla fine del mese di gennaio”.

“Oltre 12mila tamponi presso 300 istituti scolastici”

Contact tracing (ricostruire le catene di contatti di persone positive al virus, ndr)? La situazione attuale – prosegue – vede personale sanitario della Difesa operare su richiesta delle Asl, qualora le Regioni necessitino di supporto per soddisfare le richieste che provengono dalle scuole. Sono finora sei le Regioni (Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Sicilia) che hanno chiesto l’intervento delle Forze Armate. La Difesa ha messo a disposizione team mobili e laboratori di biologia molecolare. Ad oggi, su richiesta delle Asl, il Comando Operativo di Vertice Interforze ha pianificato e gestito interventi presso 300 istituti scolastici effettuando oltre 12 mila tamponi”.

Terza dose e varianti

Terza dose? I dati fin qui disponibili tendono a mostrare che la terza dose protegge dalla variante Omicron, ripristinando una protezione alta sulla malattia e buona sulla trasmissione. In ogni caso le principali aziende produttrici dei vaccini stanno già lavorando a prodotti adattati alle varianti. Nel caso si rendessero necessari, previa autorizzazione delle autorità regolatrici dei farmaci, esistono i presupposti affinché in ambito Unione europea si acquisiscano i vaccini adattati. Teniamo comunque presente che, secondo gli esperti, un vaccino adattato alla variante Omicron non sarebbe disponibile prima di alcuni mesi” conclude Figliuolo.

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