Regione. Storace: inizia la battaglia per i poteri su Roma

“Zingaretti sta per varare una riforma con la quale si attribuiranno enormi poteri alle Province che così tornano a nuova vita”

"Nel silenzio più totale, Zingaretti sta per varare in Regione una ''riforma'' che cancellerà ogni traccia di poteri a Roma. In Commissione sta discutendo la legge di attuazione della cosiddetta riforma Delrio, con cui si attribuiranno enormi poteri alle Province che a parole non ci sono più, ma che nei fatti tornano a nuova vita seppellendo ogni speranza di semplificazione della vita per cittadini e imprese della Capitale e azzerando un dibattito ultraventennale sui suoi poteri".

Lo denuncia Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e candidato sindaco di Roma. "I poteri a Roma li tolgono, non li danno, rimandando ad un carrozzone, una specie di conferenza istituita dalla giunta regionale, il da farsi in epoca successiva all'approvazione della legge. La battaglia sarà durissima: depositeremo emendamenti mirati invece a conferire nuove funzioni a Roma. E vedremo come si comporterà la maggioranza di sinistra nella discussione che comincerà in commissione a partire dalla prossima settimana.

Li sfideremo -dice Storace su Il Giornale d'Italia- sui poteri concreti: sulla sicurezza, su un piano straordinario per l'illuminazione della città, sulla lotta all'abusivismo commerciale; sulla garanzia ai cittadini italiani si accesso ai servizi sociali e alle case popolari prima che agli stranieri; sui poteri in tema di politica dei rifiuti; chiederemo di affidare alla Capitale la gestione delle linee ferroviarie Roma-Lido e Roma-Pantano; trasferiremo con i nostri emendamenti i poteri regionali sull'urbanistica direttamente al Campidoglio, inclusa l'istituzione del mutuo sociale; norme precise per evitare danni irreparabili al commercio romano con l'applicazione della direttiva comunitaria Bolkestein. In tutto questo, il M5S diserta i lavori di commissione persino su un argomento di incredibile portata per la città che dicono di voler governare".

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