Roma, aggressione a Termini su una 22enne: “Mi mordeva il viso”

Fingendosi portinaio ha tentato di stuprare una giovane donna a Roma, nei pressi della stazione Termini; a subire l’aggressione una 22enne

stupro

Roma violenta, ancora. L’ennesimo caso di tentato stupro e aggressione in zona Termini ai danni di una ragazza di 22 anni è avvenuto ieri, martedì 25 aprile.

La giovane turista, racconta la sua storia alle pagine del Messaggero e parla di una aggressione violentissima: “Avevo un appuntamento in un locale con un amico in arrivo da Milano e altre persone. Ero appena scesa dal treno e mi stavo dirigendo sul posto”.

Arriva a poche decine di metri dal luogo dell’appuntamento quando passa di fronte a un uomo, “vestito con la camicia celeste con sopra uno stemma come sembrasse il portiere di una pensione o di un B&b”.

Sembra il portiere del palazzo che sta proprio alle spalle dell’uomo, per questo la ragazza non da peso alla cosa, non si insospettisce.

Poi l’aggressione: “All’improvviso mi ha sferrato un calcione pazzesco con cui mi ha scaraventato all’interno dell’androne. Non ci ho capito più niente: mi ha riempito di calci e sbattuto contro il muro”.

Dentro l’androne del palazzo, colpita a calci e tramortita, la ragazza non ha scampo. L’aggressore la morde al viso fino a strapparle lembi di pelle, la tocca ovunque, sembra puntarle un coltello e le strappa i vestiti brutalmente. Lei è paralizzata dal terrore, crede di star per morire.

Salvata da un uomo che era lì per caso

A salvare la giovane un uomo che passa di li per puro caso: “«Il caso ha voluto che quella sera un signore fosse andato a trovare i suoi genitori anziani che abitano nel palazzo. Ha sentito le grida e sono scesi. Quell’uomo appena li ha scorti è andato subito a rifugiarsi nell’appartamento al pian terreno che ho scoperto condivideva, credo come ospite, non so nemmeno se regolarmente o meno, con altre persone. Il signore anziano ha chiamato la polizia”.

All’arrivo delle forze dell’ordine l’aggressore ha tentato la fuga ma è stato fermato dalla polizia.

La stessa ragazza commenta amaramente come già nel mese di novembre avesse subito una rapina sempre nella stessa zona. E se Roma non è sicura significa che in pericolo ogni giorno ci sono milioni di persone che transitano o vivono nella Capitale d’Italia. Quello che possiamo fare come cittadini è non girare la testa dall’altra parte e denunciare sempre quando si è testimoni o vittime di aggressioni o furti.

Ma auspichiamo che il Sindaco e il Ministro dell’Interno provvedano quanto prima a rendere la nostra Roma un luogo dove si possa camminare per la strada senza paura di essere aggrediti.