Roma. Fori Imperiali, al via nuovi scavi nel Foro di Cesare

Si potrà mettere in luce un ampio settore del Foro di Cesare che potrà poi essere inserito nel percorso di visita

Foro di Cesare (Fori Imperiali di Roma)

Foro di Cesare (Fori Imperiali di Roma)

Presto al via nuovi scavi nell’area dei Fori Imperiali. La Giunta Capitolina ha infatti dato il suo via libera a una delibera – proposta dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – che approva il progetto definitivo di un nuovo lotto di scavi nell’area del Foro di Cesare.

Il progetto costituisce la prosecuzione delle indagini avviate nel 2021-22 con il sostegno dell’Accademia di Danimarca, che ha finanziato il primo intervento e ha affidato gli incarichi di elaborazione dello studio di fattibilità e della progettazione definitiva del secondo. Il costo ammonta, per questa seconda fase, a 900.000 euro.

Area ex via Bonella

Con questo nuovo intervento, si indagherà l’area della ex via Bonella (oggi scomparsa), sul lato orientale del Foro di Cesare, nella parte che si trova al margine del marciapiede di via dei Fori Imperiali, con lo scavo di quelle che furono le cantine e gli ambienti sotterranei delle abitazioni del quartiere Alessandrino, demolito negli anni Trenta del secolo scorso, fino al raggiungimento del livello del suolo del Foro.

Foro di Cesare, percorso dei Fori Imperiali

Migliore accessibilità e fruizione dell’area del Foro di Cesare

In questo modo si potrà mettere in luce un ampio settore del Foro di Cesare che potrà poi essere inserito nel percorso di visita. Gli scavi porteranno in luce porzioni del portico orientale della piazza con l’obiettivo del miglioramento dell’accessibilità e della fruizione dell’area del Foro di Cesare, con la realizzazione di nuovi percorsi.

L’approvazione di questo progetto rende possibile un nuovo fondamentale intervento di scavo dell’area dei Fori – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – si tratta di un’occasione importante per scoprire un altro pezzo della storia della nostra città e per rendere visibili nuove significative evidenze archeologiche“, ha concluso.