Roma, primo caso di peste suina in un cinghiale: attivato monitoraggio

Riunita la task force della Regione Lazio in seguito al ritrovamento di un esemplare di cinghiale morto a causa del morbo

Cinghiali

Un caso di peste suina africana (Psa) è stato rilevato a Roma. Lo rende noto il commissario straordinario per l’emergenza, Angelo Ferrari, precisando che la zona è quella del parco dell’Insugherata, tra la via Trionfale e Cassia, e che si stanno effettuando i controlli necessari.

Se confermato, sarebbe dunque il primo caso di peste suina, malattia virale che colpisce maiali e cinghiali, fuori dall’area sino a ora interessata, quella che va dalla provincia di Genova e si estende in direzione del Piemonte fino a Serravalle Scrivia (Alessandria).

Cinghiali

Peste suina Roma, attivato monitoraggio

Riunita la task force della Regione Lazio in seguito al ritrovamento di un esemplare di cinghiale morto a causa della peste suina.

Il caso segnalato e individuato dall’Istituto zooprofilattico del Lazio e confermato dallo Zooprofilattico Umbria e Marche, centro di riferimento nazionale su questa malattia. E’ stato attivato il monitoraggio sulla zona per delimitare e isolare i confini dell’area interessata. Avviate anche le procedure di notifica europea.

Non è trasmissibile all’uomo

“Seguiamo con estrema attenzione la comparsa, dopo gli oltre 100 casi in Piemonte e Liguria, dell’infezione da Peste suina africana (Psa), accertata dai rilievi autoptici effettuati su una carcassa di cinghiale rinvenuta nel parco dell’Insugherata a Roma. Come Roma Capitale daremo tutto il supporto necessario alle misure da adottare per gestire l’epidemia”. Lo dichiara Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale. “Dobbiamo impedire che il virus si diffonda ulteriormente o che, peggio, possa infestare gli allevamenti presenti nella nostra città. È importante ricordare ancora una volta che la Psa non è un’infezione trasmissibile all’uomo o agli animali da compagnia né per contatto né attraverso l’alimentazione ma che è contagiosa solo tra cinghiali e suini”, conclude.

La Peste suina africana non è dunque trasmissibile all’uomo.