Salute: “In Italia ogni anno 7 mila morti per infezioni ospedaliere”

E’ il resoconto del presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi

“In Italia ci sono settemila decessi evitabili collegati alle infezioni ospedaliere, con un costo aggiuntivo pari ad un miliardo di euro”. A farlo sapere il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi, durante la sua lectio dal titolo ’30 anni di igiene ospedaliera al Policlinico Gemelli’, tenuta a Roma nell’aula Brasca della Fondazione in occasione dell’inaugurazione della XIV edizione del Master universitario di II livello ‘Sepsi in chirurgia’ promosso dall’Università Cattolica.

"L'industria farmaceutica è prima di tutto valore sociale. Anche grazie ai farmaci la mortalità in Italia è diminuita del 23%, addirittura in aree come il cardiovascolare, del 30%. Ci sono 15mila nuovi farmaci in arrivo, di cui 7mila sono già in fase clinica e questo credo che darà un input in termini di riduzione della mortalità ancora più significativo rispetto a quello che è avvenuto negli ultimi dieci anni". A dichiararlo, il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, in occasione dell'evento 'Innovazione e Produzione di Valore', a Catania, nei locali dello stabilimento Pfizer Italia, insieme a SIFI SpA, la principale società oftalmica italiana, con sede a Catania. Il convegno rientra in un roadshow iniziato nel 2012 in Toscana, che, dopo aver toccato Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Puglia, Abruzzo, Marche, Toscana, Campania, Lombardia, è giunto in Sicilia. Ad aprire il dibattito, Massimo Visentin, presidente e amministratore delegato di Pfizer che ha sottolineato il contributo dell'industria farmaceutica allo sviluppo dei territori, con l'aumento dell'occupazione, soprattutto giovanile, la ricerca, la produzione.

A moderare l'incontro, il vice direttore Tg La7 Andrea Pancani, di fronte ad una nutrita tavola rotonda. Tra i relatori: Walter Ricciardi, presidente Istituto superiore di sanità; Ruggero Razza, assessore alla salute della Regione Siciliana; Sergio Cardinali, segreteria nazionale Filctem Cgil; Nora Garofalo, segretaria generale Femca Cisl nazionale; Paolo Pirani, segretario generale Uiltec nazionale. Fabrizio Chines, presidente e amministratore delegato SIFI, ha raccontato l'esperienza della sua azienda: "La produzione industriale SIFI è interamente localizzata in Sicilia. L'evento di oggi testimonia come esistano delle realtà industriali, sia di tipo multinazionale, sia a capitale italiano, come la SIFI, che ricevono investimenti significativi per sviluppare il territorio, attraverso attività come la ricerca e sviluppo, la produzione in ambito farmaceutico e l'internazionalizzazione del territorio che è il percorso intrapreso dalla nostra azienda. Stiamo continuando ad assumere giovani e investire in 4.0".

L'industria italiana del farmaco è oggi al secondo posto in Europa, subito dopo la Germania. Il gap tra i due Paesi si sta rapidamente riducendo: "L'Italia del farmaco- ha ricordato Scarabozzi- può superare in un anno la Germania come valore della produzione. Ed e' un valore per l'occupazione. Sono 6mila gli addetti assunti ogni anno dal 2014, la metà sono giovani". L'industria farmaceutica in Italia vanta quasi 200 aziende, con 65.000 addetti su tutto il territorio nazionale, di cui il 90% sono laureati o diplomati, 6.200 ricercatori, 31 miliardi di euro di produzione, oltre il 75% destinato all'export (25 miliardi). (Gra/ Dire)

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