Serie A: Napoli rullo compressore, super Atalanta, bene Roma e Lazio

Nello scontro diretto abbattuta la Juventus. Milan in difficoltà, romane vittoriose. esonerati Nicola e Alvini

Un super Victor Osimhen in azione in Napoli-Juventus

Un super Victor Osimhen in azione in Napoli-Juventus (© Victor Osimhen Official Twitter Page)

Serie A a un crocevia: la sfida tra prima contro seconda, il Napoli saldamente in testa contro una Juventus lanciatissima dopo 8 vittorie consecutive. Il responso è di quelli inattesi, non tanto per il risultato ma per le proporzioni. Ora il vantaggio sulla diretta inseguitrice è +9: mancano ancora 20 partite, ma il margine comincia ad essere ampio. Le inseguitrici non si avvicinano anzi, si compattano ancora di più.

Napoli da urlo, rulla la Juventus e allunga ancora

Delle capacità tecniche del Napoli si era a conoscenza, ma la solidità difensiva della Juventus poteva porre un serio banco di prova alle ambizioni Scudetto partenopee. La risposta è in due dati: primo, erano quasi 30 anni che la Juventus non prendeva 5 gol in una sola partita; secondo, i bianconeri, che avevano incassato 7 gol in 17 partite di campionato, ne hanno incassati per l’appunto 5 in soli 90 minuti. Questo spiega molto, non tutto. Perché la Juventus ha reagito quando è andata sotto dopo il gol di Osimhen: ha preso la traversa con Di Maria, che poi ha accorciato le distanze sul 2-1. Il primo tempo in fondo è stato abbastanza equilibrato per palle gol.

Ma nella ripresa la partita è stata stravolta: dopo il 3-1 di Rrahmani la Vecchia Signora si è sciolta come neve al sole. L’immagine più eloquente – nonché ripetuta – è Bremer in balia di Osimhen e Kvaratskhelia. Un dominio che, visti anche i rallentamenti recenti del Milan, proiettano il Napoli a +9 dopo nemmeno metà campionato.

Milan convalescente, l’Inter accorcia

Il Milan approfitta a metà dello scontro diretto e vede allontanarsi ancora di più il Napoli. Continua un brutto inizio di 2023: la sola vittoria con la Salernitana, il pareggio beffa con la Roma, l’eliminazione infrasettimanale in Coppa Italia e per ultimo il pari arpionato a Lecce. Rispetto alle precedenti partite, atteggiamento ribaltato della squadra di Pioli: approccio sbagliato del tutto, reazione sul finale che porta al pareggio. Ci sono motivazioni tecniche, come l’ennesimo gol preso sugli sviluppi da palla inattiva, ma sembra predominare la componente psicologica in un momento della stagione che potrebbe essere decisivo per il campionato.

Persa malamente la possibilità della Coppa Italia, mercoledì il “derby d’Arabia” che vale la Supercoppa rappresenta un crocevia ancora più importante. Anche perché l’Inter arriva alla sfida contro i cugini con più certezze. La vittoria di misura sul Verona non è stata roboante per gioco espresso, ma Inzaghi può contare su giocatori psicologicamente molto più in forma: il gol di Lautaro, ad alto coefficiente di difficoltà, dimostra come El Toro sia tornato carichissimo dal Mondiale.

Avanti a braccetto Atalanta, Lazio e Roma

Alle spalle delle tre storiche big, avanzano senza tentennamenti Atalanta, Lazio e Roma a quota 34, per comprimere ancora di più il gruppo inseguitore alle spalle del Milan: sono 6 squadre in 4 punti.

La Lazio mette fuori la testa da un periodo buio e batte a Reggio Emilia il Sassuolo, altra squadra in evidente difficoltà. Nonostante qualche pericolo, la  squadra di Sarri porta a casa una vittoria meritata, con il rigore di Zaccagni a sbloccare e la fuga per la vittoria di Felipe Anderson nel recupero a chiudere. Unica nota dolente l’infortunio dopo un quarto d’ora di Immobile: sono troppe le volte in cui si è fermato in stagione, spesso questo ha limitato, a lungo andare, le ambizioni biancocelesti.

A proposito di è tornato carico dal Mondiale, la Roma replica il risultato dei cugini grazie ancora una volta a Paulo Dybala. L’argentino si rivela sempre più come l’unico giocatore giallorosso brillante in zona gol. Tuttavia nella vittoria per 2-0 sulla Fiorentina si sono visti sprazzi di una buona costruzione delle palle gol. Stavolta infatti la Joya non si è inventato le segnature dal nulla, ma ha finalizzato le azioni costruite da Pellegrini e Abraham, che sta trovando la strada giusta: se non segna almeno fa segnare.

Centrogruppo: il distacco delle ultime tre si acuisce

Dopo una battaglia sotto la pioggia e più gol annullati il Bologna rimonta l’Udinese in Friuli. Ancora un blackout del Torino, che dopo la sbornia dell’impresa di Coppa Italia si fa sorprendere in casa dallo Spezia, trascinato sempre di più da Nzola. Il Monza, trascinato dai gol di Caprari e dalle parate di Di Gregorio, batte a domicilio la Cremonese, pur rischiando sul finale dopo il 3-0 parziale: un altro tassello verso la salvezza della squadra brianzola. Nel monday night vittoria preziosissima dell’Empoli ai danni della Sampdoria, soprattutto per come è arrivata. Il vantaggio di Ebuehi sembrava vanificato all’ultimo secondo da Colley, ma il contestato annullamento al Var consente ai toscani di allungare ancora sulla zona rossa.

Ci Piace e Non Ci Piace: Atalanta-Salernitana ma anche Alvini

Focus sulla partita del Gewiss Stadium, perché una partita di calcio, nonché di Serie A, che finisce 8-2 on può non essere sottolineata. Attrice protagonista la Dea, che prende letteralmente a pallonate la Salernitana. 8 gol all’attivo (rigori a parte) di ottima fattura, e in mezzo parate importanti di Ochoa che hanno addirittura limitato il passivo campano. Una performance che ha messo in mostra tutte le potenzialità della nuovelle vague del Gasp, come Lookman, Hojlund e Scalvini.

Salernitana che non vince dal mese di ottobre in casa della Lazio, dopodiché 2 punti in 6 partite, la debacle a Bergamo e l’esonero di Davide Nicola, che ha perso il timone di una squadra dalle individualità indiscutibili. Triste, pensando all’autentico miracolo della scorsa stagione, quando ottenne una salvezza che sembrava impossibile.

Ma il premio è condiviso con la Cremonese di Massimiliano Alvini, al capolinea dopo la sconfitta casalinga contro il Monza. Un buon inizio di stagione, anche a livello di atteggiamento contro squadre molto più attrezzate, ma poi il trend è peggiorato e attualmente i grigiorossi hanno ancora zero alla casella vittorie. Al veterano Ballardini il compito di risollevare squadra e ambiente.