Tagli: liceo Santa Rosa di Viterbo occupato

Si mobilitano anche gli studenti della Tuscia

A una settimana esatta dalle vacanze natalizie, la protesta studentesca arriva anche nel capoluogo dellaTuscia. Con un pizzico di ritardo rispetto al resto d’Italia, e sulla scia dei cortei più o meno tumultuosi già visti a Roma e a Milano nelle ultime settimane, ecco che pure gli studenti delle medie superiori di Viterbo si mobilitano.
Ieri mattina è stato occupato l’istituto magistrale Santa Rosa, in via San Pietro: gli alunni e le alunne erano impegnati nel pomeriggio nella preparazione degli striscioni da affiggere dentro e fuori la scuola, per spiegare le ragioni del loro gesto: ”Santa Rosa occupato” e ”Altro che legge: per la nostra stabilità occupiamo”.
Sempre ieri mattina, i ragazzi dell’istituto tecnico commerciale Paolo Salvi hanno deciso di autogestirsi (una forma di occupazione più blanda, insomma). Durante questa settimana sostituiranno le lezioni previste dall’orario d’istituto con attività collaterali. Resta da vedere se altri istituti del capoluogo e della provincia decideranno di seguire i loro colleghi in questa battaglia.
Le ragioni delle proteste sono i tagli decisi dal Governo, che penalizzerebbero l’istruzione pubblica e avvantaggerebbero invece quella privata. Assorbita più o meno dolorosamente la riforma Gelmini che fino ad un paio d’anni fa aveva mobilitato le scuole di tutta Italia, ecco che a finire nel mirino degli studenti arriva la legge di Stabilità di Letta. Proprio ieri mattina, a Milano, un corteo di studenti è degenerato in tafferugli con le forze dell’ordine e in una protesta molto vivace ai piedi del Pirellone, sede della Regione, interrompendo i lavori del consiglio regionale. Anche se i comitati studenteschi hanno respinto con sdegno l’accostamento con altre forme di protesta che in questi giorni stanno attraversando l’Italia.

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