Terme ex Inps di Viterbo, legge per il rilancio

Il Comune di Viterbo avrà possibilità di espletare un bando di gara per concessione complesso termale

Nella giornata di ieri "il Consiglio regionale del Lazio ha approvato in via definitiva la proposta di legge che concede al Comune di Viterbo la possibilità di espletare in maniera diretta la gara per la concessione del complesso termale ex Inps. Ora l’amministrazione comunale ha la possibilità di espletare un bando di gara ad evidenza pubblica con cui individuare il soggetto che gestirà lo stabilimento". Lo ha riferito Enrico Panunzi, Presidente Sesta Commissione consiliare

Grande soddisfazione è stata espressa dagli assessori regionali al Bilancio, Alessandra Sartore e allo Sviluppo Economico, Guido Fabiani:"L'approvazione all'unanimità oggi in Consiglio regionale della legge regionale sul 'Rilancio delle Terme dei lavoratori ex Inps di Viterbo' costituisce un importantissimo passo avanti nell'azione di rilancio del settore termale del capoluogo della Tuscia. Finalmente, dopo molti anni di attesa, la Regione Lazio dà un segnale concreto nella direzione del recupero e della riqualificazione del prezioso patrimonio pubblico costituito dal complesso delle Terme ex Inps. Il Comune di Viterbo adesso potrà procedere alla redazione e alla pubblicazione di un bando pubblico per selezionare il soggetto privato cui affidare la loro gestione e il loro rilancio; la via è aperta e la rinascita del sistema del termalismo viterbese è iniziata".

Parere favorevole è giunto anche dal capogruppo di Per il Lazio, Riccardo Valentini:"Approvata all' unanimità la Legge regionale per il Rilancio delle terme dei lavoratori ex Inps di Viterbo. Riconsegniamo ai cittadini un patrimonio fondamentale per lo sviluppo economico e occupazionale del territorio".

"Grazie all'approvazione della legge – spiega Valentini – da un lato, Regione e Comune di Viterbo attueranno il Piano di rilancio delle Terme, dall'altro il Comune di Viterbo individuerà, tramite procedura ad evidenza pubblica, il soggetto al quale affidare in concessione il complesso immobiliare delle Terme ex Inps". Complesso immobiliare di proprietà della Regione Lazio e del Comune di Viterbo ciascuno per il 50%. Fino all'inizio degli anni '90, le Terme ex Inps – che ricoprono una superficie di 1700 metri quadrati – vantava 185 posti letto e dava lavoro a 105 persone a tempo indeterminato e 80 stagionali.

"Un passaggio decisivo – sottolinea Valentini – che permette di avviare concretamente il percorso che porterà alla riapertura delle Terme dei lavoratori. Un percorso, al servizio della città di Viterbo, che dovrà intrecciarsi con le ricchezze del territorio, rappresentando un polo del benessere capace di fare da volano all'economia e di creare nuovi posti di lavoro a partire dalla scelta di puntare su turismo e qualità della vita e il loro intreccio con il patrimonio storico, artistico, archeologico e ambientale. Aspetti che rappresentano la chiave per fare di Viterbo e della provincia viterbese un vero e proprio punto di riferimento".

Il capogruppo di Per il Lazio ha concluso:"Spero vivamente che alla gara che indirà il Comune di Viterbo possano partecipare soggetti, anche internazionali, che abbiamo forte professionalità, capacita' imprenditoriale e che siano soprattutto in grado di sviluppare un termalismo moderno, ecocompatibile e in grado di competere con i più grandi resort del mondo".

Assai più scettico il Nuovo Centrodestra, che attraverso il consigliere Daniele Sabatini ha dichiarato:"La legge per il rilancio delle terme ex Inps di Viterbo approvata oggi dal Consiglio regionale rischia di restare, purtroppo, una buona intenzione. Abbiamo votato a favore di questa norma nella convinzione che, dopo tanti anni, finalmente qualcosa si muova per lo stabilimento termale di cui sono comproprietari la Regione Lazio e il Comune di Viterbo. Tuttavia, la Giunta e la maggioranza hanno perso l’occasione di fare quel piccolo salto di qualità che permettesse di trasformare una buona intenzione anche in una buona norma. L’opposizione ha proposto di indicare termini chiari e precisi al Comune di Viterbo per l’effettiva attuazione di tutte le procedure richieste per il rilancio del complesso termale, ma il governo regionale ha ritenuto di non sostenere questa istanza".

"Ne prendiamo atto – chiude Sabatini – e la Giunta si assumerà la responsabilità per eventuali ritardi o inadempienze. Sono 12 anni che il territorio aspetta questa normativa: resta una buona base di partenza, – conclude Sabatini – l’obiettivo è che si registrino in tempi brevi anche fatti concreti. Saremo attenti controllori sia in ambito regionale che sul territorio viterbese".

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