Viterbo, selezione facchini per Santa Rosa

La prova consiste nel sopportare il peso di 150 chili sulle spalle per 90 metri

Testa piegata in avanti e percorso di 90 metri da compiere con una cassa da 150 chili adagiata praticamente sul collo, resa pure instabile dall'oscillazione del supporto su cui alla fine va poggiata: e' questa la prova da superare per entrare a far parte dei Facchini di Santa Rosa. Ovvero della squadra che la sera di ogni 3 settembre a Viterbo si carica sulle spalle la Macchina dedicata alla santa, un'opera alta 30 metri, per farla sfilare lungo un chilometro e mezzo di vie strettissime nel centro storico.

Le prove di portata inizieranno domani nella ex chiesa della Pace. Si partira' con quelli che sono gia' Facchini: dovranno compiere tre giri di circa 30 metri ciascuno senza tentennamenti, per essere confermati. Venerdi' e sabato sara' la volta degli aspiranti: e' necessario un certificato medico di sana e robusta costituzione, che attesti sia l'idoneita' alla prova, sia l'assenza di patologie gravi che possano impedire di prendere parte al trasporto. Sono ammessi solo quanti hanno almeno 18 anni e non ne abbiano compiuti 35 al momento della prova. Poi, considerato il peso, sono richieste calzature idonee, non da ginnastica: preferibilmente scarponcini.

Quei 150 chili, oltre a sentirsi, rendono anche incerto il passo per quanti riescono a reggerli, proprio in virtu' del cavalletto che oscilla alle estremita'. Il corpo dei Facchini conta oltre 200 persone, la meta' delle quali andranno fisicamente sotto la Macchina di Santa Rosa, altre si aggiungeranno in vari ruoli lungo alcuni tratti del percorso, anche a seconda della pendenza della strada. Le strade saranno illuminate solo dalle luci dell'imponente struttura, che con i comandi del capofacchino Sandro Rossi amplificati dagli altoparlanti creano uno spettacolo e suggestioni uniche.

Alla squadra ogni anno si aggregano pochi elementi, anche a seconda di quanti lasciano per anzianita' o altri motivi. Chi vuole entrare pero' e' chiamato a un onere piu' pesante. Una volta che il consiglio direttivo avra' individuato i ragazzi piu' meritevoli, questi a meta' luglio verranno chiamati a un secondo sforzo. ''E stavolta, per dimostrare di essere davvero i migliori – dice il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini – dovranno effettuare quattro giri della chiesa''. Ovvero, 120 metri con 150 chili sulla schiena.

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