Zingaretti: “Il Governo dovrebbe sostenere la scienza e non umiliarla”

Regioni in rivolta contro lo slittamento dell’obbligo di presentare la certificazione dei vaccini a scuola

L’emendamento al dl milleproroghe è stato approvato. Di conseguenza, vi sarà uno slittamento dell’obbligo di presentare la certificazione degli avvenuti vaccini per iscrivere alla scuola dell'infanzia e ai nidi i propri figli. Perciò le mamme e i papà dei bimbi immunodepressi saranno costretti a fidarsi delle autocertificazioni, del buon senso e della NON ignoranza degli altri genitori. E questo in un paese, il nostro, dove si legge poco, si studia ancora meno e dove il termine “furbo” è un complimento.

Tutto ciò è probabilmente figlio di termini contraddittori come “Obbligatorietà flessibile”, un chiaro e inequivocabile ossimoro (nobile figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro) espresso dalla ministra della Salute Grillo agli inizi di luglio, che nasce la vera e propria bagarre sulla questione vaccini che stiamo vivendo in questi giorni.

Perché di fatto “obbligatorietà flessibile” significa poco: un vaccino o è obbligatorio o non lo è. E non può diventarlo o meno a seconda dei cambiamenti climatici oppure di quelli umorali di gruppi di genitori apprensivi (e informati male) o di politicanti capricciosi, che in molti casi pensano solo a fare la guerra ai propri oppositori, mascherandola però come una crociata in favore dei cittadini.

Diverse regioni, in particolare quelle guidate dal centrosinistra, annunciano che non staranno a guardare e promettono iniziative. Con leggi regionali. Ma anche con un ricorso alla Consulta. Queste sono state le parole del presidente della Regione Lazio, Zingaretti, rilasciate all’Agenzia DIRE: “Io credo che il Governo dovrebbe sostenere la scienza e non umiliarla, e dovrebbe sostenere il suo valore e quello del sapere, e non offenderlo. Quanto sta avvenendo sulla vicenda dei vaccini è abbastanza osceno, una posizione ideologica fatta contro la scienza e contro la salute dei bambini. Noi ci stiamo sentendo con moltissime altre Regioni, perché rispetto alla salute dei bambini non si deve fare alcun passo indietro. Faremo di tutto per difendere una conquista di civiltà degli italiani, contro l'ignoranza e contro il ritorno al Medioevo. L'Italia deve andare avanti e non tornare indietro". Per ciò che concerne una eventuale legge regionale o un ricorso alla Consulta, il presidente ha sottolineato:Stiamo valutando qual è l'opzione migliore”.

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