Artena (Roma), sospeso il Consiglio Comunale fino a nuovo ordine

Il consiglio comunale di Artena convocato dal Prefetto è stato sospeso

Il Consiglio Comunale di Artena convocato dal Prefetto è stato sospeso da un decreto del Consiglio di Stato. Decreto emesso dopo la richiesta di sospensiva effettuata dall'amministrazione Angelini. 

Il Consiglio era stato indetto come avevano scritto già sulle nostre pagine ( leggi qui ): ''in sessione straordinaria, in prima convocazione  per il domani 14 febbraio 2019 alle 14:30; in seconda convocazione sabato 16 febbraio alle 14:30 con il seguente ordine del giorno: “Mozione di sfiducia del Sindaco presentata in data 21 dicembre 2018 dai Consiglieri comunali Armando Conti, Costanzo Pompa, Fabrizio De Castris, Irene Palone, Marco Imperioli Diamante e Silvia Carocci”.

Invece, il Consiglio Comunale non si svolgerà fino a nuovi ordini: il provvedimento sospende l’efficacia della convocazione del Consiglio da parte del Prefetto di Roma almeno fino al 12 marzo, data in cui il Tar si esprimerà sul ricorso del Comune di Artena contro la convocazione da parte del Prefetto.

Il provvedimento sospende l’efficacia della convocazione del Consiglio da parte del Prefetto di Roma almeno fino al 12 marzo, data in cui il Tar si esprimerà sul ricorso del Comune di Artena contro la convocazione da parte del Prefetto

Il commento di Felicetto Angelini

Il primo cittadino ha consiviso le seguenti parole su un post di Facebook tramite la sua pagina: "Il Consiglio di Stato ci dà ragione e risponde con giustizia alle assurde richieste delle opposizioni di commissariare il Comune. Il Consiglio comunale, secondo quanto stabilito dalla magistratura, dovrà tenersi non prima del 12 marzo, quando il Tar si esprimerà sulla legittimità della richiesta di mozione di sfiducia firmata da sei consiglieri e non da sette. Sono due mesi che il Comune è impegnato a rispondere alle assurdità di chi vuole portare a Artena un Commissario Prefettizio. Due mesi rubati alla democrazia e alla volontà popolare. Lo ripeto per l'ennesima volta: se vogliono commissariare il Comune a due mesi dalle elezioni, vadano dal notaio e si dimettano. Gli artenesi non possono essere ostaggio dei capricci di chi fa della politica soltanto uno strumento di potere".

La replica di Silvia Carocci

"Il Sindaco la smetta di mistificare. Il Consiglio di Stato non ha fatto altro che adottare un provvedimento di natura cautelare. Non c'è nulla di definitivo. La verità è che lui governa con solo sette consiglieri della sua lista, più Pecorari che gli sta facendo la stampella da due anni. È in netta minoranza ma spocchia e arroganza non gli permettono di vedere questa realtà. Dovrebbe invece dignitosamente affrontare la situazione, venire in Consiglio e verificare se ha i numeri per continuare. Di certo il bene della città non è tra le sue priorità dato che per cinque anni non ha mosso un dito per i problemi reali. Si tratta solo ed esclusivamente di un attaccamento alla poltrona per fare campagna elettorale: usasse allora i suoi soldi e non quelli della comunità se intende ricandidarsi al governo di Artena per i prossimi cinque anni".

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