Frosinone, sparatoria via Aldo Moro: esponente della malavita albanese espulso dall’Italia

L’uomo è stato scortato dai poliziotti su un volo delle ore 23.00, partito dall’aeroporto di Fiumicino con destinazione Albania

Polizia stradale

Volante della Polizia

Quasi tre mesi fa la tranquilla cittadina di Frosinone fu scossa da un violento episodio di cronaca nera che ha visto coinvolto uno dei membri più pericolosi della criminalità organizzata albanese. La sera del 9 marzo, una sparatoria in via Aldo Moro ha portato alla morte di un giovane albanese, segnando l’inizio di un’intensa attività di prevenzione e repressione da parte delle forze dell’ordine locali.

Una serie di operazioni contro la criminalità organizzata di Frosinone

Secondo quanto riferito dalla Polizia di Stato, il Questore Domenico Condello avviò immediatamente una serie di operazioni ad alto impatto nelle zone più sensibili del capoluogo. Operazioni che hanno incluso il supporto operativo all’Ater di Frosinone nel recupero di immobili abusivamente occupati, spesso utilizzati come basi operative per attività illecite legate allo spaccio di droga.

Uno degli sviluppi più significativi di questa operazione è stato l’accompagnamento coattivo alla frontiera di un noto esponente della malavita albanese, K.A., che risiedeva a Frosinone da diversi anni. La decisione, presa dal Questore Condello e dal Prefetto Ernesto Liguori, è arrivata dopo un’accurata istruttoria condotta dall’Ufficio Immigrazione della Questura, diretto dal Primo Dirigente Carlo Bianchi.

Il Giudice di Pace di Frosinone ha convalidato i provvedimenti di espulsione, respingendo tutte le eccezioni sollevate dalla difesa. Decisiva è stata la valutazione della posizione amministrativa irregolare di K.A. e dei suoi numerosi precedenti penali. L’albanese, infatti, annoverava condanne per reati gravi tra cui furto, ricettazione, porto abusivo di armi, estorsione, sfruttamento della prostituzione e associazione a delinquere.

Non solo: K.A. era il capo di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, con ramificazioni anche all’interno del carcere di Frosinone, dove grazie alla corruzione di un agente di polizia penitenziaria riusciva a far arrivare droga.

La sua cattura, avvenuta dopo alcuni giorni di intense ricerche, ha segnato una vittoria importante per le forze dell’ordine. K.A., riconosciuto come uno dei leader indiscussi della criminalità organizzata albanese nel capoluogo ciociaro, era strettamente legato agli ambienti criminali coinvolti nella sparatoria di via Aldo Moro.

La sera di ieri, venerdì 31 maggio, dopo la convalida dei provvedimenti di espulsione, K.A. è stato scortato dai poliziotti su un volo delle ore 23.00, partito dall’aeroporto di Fiumicino con destinazione Albania. Questo atto segna una svolta nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione e rappresenta un chiaro segnale della determinazione delle autorità a mantenere alta la guardia contro le attività illecite.

L’espulsione di K.A. è solo una delle molte azioni intraprese per garantire la sicurezza e la legalità nel territorio di Frosinone. La collaborazione tra le diverse istituzioni, sotto la guida del Questore Condello e del Prefetto Liguori, continua a essere fondamentale per contrastare efficacemente la presenza e le attività della criminalità organizzata, con l’obiettivo di ristabilire la tranquillità e la sicurezza nella comunità.