Marcello Lippi si racconta: “Omosessualità nel calcio? Immagino esista”

Sesso prima delle partite? “Dicevano che bisognava farlo una volta a settimana, ma in realtà il sesso è una cosa bellissima, che non toglie nulla alla prestazione”

Il tecnico della Nazionale campione del Mondo nel 2006 ha parlato dell'evoluzione del calcio in Cina: "In Cina si sta bene, i cinesi sono un po' curiosi ma si vive bene. Per mettersi al passo con i tempi dal punto di vista calcistico c'è ancora da lavorare, lì non c'è tradizione, giocano tutti a ping pong, non vedi mai un bambino giocare a calcio. Ora stanno iniziando a creare settori giovanili, a giocare a calcio nelle scuole. Stanno dando vita a diversi miglioramenti".

La notte indimenticabile della sua vita: "Senza dubbio quella in cui diventammo campioni del mondo nel 2006 battendo la Francia ai rigori. Di quel mondiale è stato raccontato tutto, vincere con la maglia dell'Italia, salire sul tetto del mondo, ti dà una gioia che non ha pari. Su quell'esperienza non c'è più niente da raccontare".

Lippi nel 1996 vinse la Champions League allenando la Juventus: "Fu la prima grande soddisfazione internazionale. L'anno prima vincemmo campionato e coppa italia, poi trionfammo in coppa dei campioni e l'anno dopo alzammo la coppa intercontinentale. La prima grande soddisfazione a livello internazionale. Per vincere la Coppa dei Campioni ci vogliono dei grandi  giocatori e poi serve un grande senso di appartenenza, la voglia di mettersi a disposizioni l'uno dell'altro. Quei ragazzi lo fecero, e infatti salirono sul tetto del mondo. Cosa è mancato alla Juve per vincere quest'anno? La fortuna di avere a disposizione i giocatori importanti nel momento decisivo. Chiellini ad esempio per la Juventus è importante quasi come Ronaldo e con l'Ajax non c'era".

Sui suoi sogni da bambino: "Ho sempre sognato di diventare un calciatore, da ragazzi noi si giocava solo a pallone, dalla mattina alla sera. Il sogno è sempre stato quello di diventare calciatori di serie A prima e poi di esordire in Nazionale".

Sulle semifinali di Coppa Italia: "Milan e Lazio sono due belle squadre anche se in questo momento sono un pochino spente. Hanno le stesse probabilità di arrivare in finale. E anche il match tra Atalanta e Fiorentina sarà bello da vedere".

Sul giocatore più forte che ha allenato: "Ne ho allenati tantissimi di calciatori forti, però non si offenderà nessuno se metto al primo posto Zinedine Zidane. Tra i difensori? Non mi piace fare queste classifiche, il più forte in assoluto che ho allenato è Zidane, anche se ce ne sono tantissimi. da Del Piero a Nedved. Anche di difensori forti ne ho avuti tantissimi. Da Nesta a Cannavaro, da Montero a Ferrara, solo per fare alcuni nomi".

Su Roberto Baggio: "Se tra noi c'è mai stato qualche problema? Non è successo niente con Roberto Baggio…Assolutamente niente…".

Sui tecnici di oggi: "Chi vince ha sempre una grande qualità, vincere non è mai facile. E mi riferisco ad Allegri. Molti lo criticano dicendo che le sue squadre non giocano bene, ma le sue squadre giocano per vincere e vincono sempre. Ancellotti è molto bravo, ha vinto in diverse nazioni. Anche Spalletti è molto bravo. Tra i giovani mi piace De Zerbi, fa giocare molto bene le sue squadre. Certo, più i giocatori sono importanti e forti, più è difficile creare certi automatismi".

Sulla nazionale di Mancini: "Mi piace, ci sono tanti giovani bravi e lui ha avuto il coraggio di chiamarli in qualche caso anche prima che esordissero in Serie A. Ha scelto i giovani più bravi, questa Nazionale mi piace, ci sono tanti ragazzi interessanti".

Sul sesso prima delle partite: "E' un tabù. Una volta gli allenatori ci dicevano che bisognava farlo una volta alla settimana, non subito dopo la partita, perché bisognava recuperare, ma neanche troppo vicino alla partita dopo. In realtà il sesso è una cosa bellissima che non ha assolutamente nulla a che vedere con la prestazione.  Il sesso non toglie nulla alla prestazione. Un conto è fare sesso alla sera con la propria compagna, un conto è farlo dopo aver passato una nottata in discoteca e aver bevuto. Lì, se il giorno dopo non sei in forma, non è colpa del sesso".

Sull'omosessualità nel calcio: "Non posso dire che non esiste, anche se io non ho mai incontrato omosessuali nelle mie esperienze calcistiche. Immagino che esista, la natura è quella lì, può darsi che ci siano dei gay tra i calciatori, anche se io non ne ho mai conosciuti".

La partita che rigiocherebbe: "Juve-Milan, la finale di Champions che abbiamo perso ai rigori, quella lì ha lasciato tanto amaro in bocca".

Marcello Lippi è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici.

*Foto Facebook

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