Roma-Fiorentina 1-1: prova di maturità mancata

In uno scontro diretto importante, la solidità della prima ora di gioco si sgretola in tre minuti in una partita chiusa in 9 uomini

Pochi istanti prima del calcio d'inizio di Roma-Fiorentina

Pochi istanti prima del calcio d'inizio di Roma-Fiorentina

Roma-Fiorentina, vero spareggio per il quarto posto provvisorio, finisce in parità con la Roma che, avanti al 60’, chiude in parità e in nove uomini. Un sospiro di sollievo visto il finale difficile ma per i giallorossi un passo indietro rispetto alle ultime uscite, nonostante una prima parte di gara controllata da grande squadra.

Roma-Fiorentina: approccio da grande squadra…

Mourinho per Roma-Fiorentina ha scelto Pellegrini e Dybala a sostegno di Lukaku, l’intento di non aspettare la partita e cercare combinazioni centrali. In questo senso l’approccio della sua squadra ha rasentato la perfezione: nei primi cinque minuti prolungato possesso palla e la bellissima azione che ha portato al vantaggio. Tutto di prima negli ultimi 25 metri: Dybala parte da destra, chiede e ottiene la triangolazione con Cristante sull’esterno e d’esterno mette al centro dove Lukaku tutto solo davanti alla porta si abbassa per battere a rete di testa.

Al quarto d’ora una scorribanda di Zalewski sulla sinistra dà la possibilità alla Joya di raddoppiare da posizione invitante. Da lì in poi la potenziale occasione per Nzola e la Fiorentina è uscita fuori e complice l’uscita di Dybala si è abbassata cercando più folate improvvise che l’accerchiamento sulla trequarti, ma l’aver cercato e ottenuto il vantaggio iniziale ha evidenziato un approccio da grande squadra, cosa non sempre accaduta quest’anno. Grave tuttavia a livello di atteggiamento la gestione degli ultimi minuti di primo tempo, con la ripartenza 3 vs 2 concessa alla Viola con l’occasionissima dal limite per Bonaventura che calcia debole e centrale

… ma si complica la vita nella ripresa

Era da attenzionare anche e soprattutto l’approccio del secondo tempo da situazione di vantaggio, spesso complicato per ammissione dello stesso Mourinho. Sinistro di Ikoné a parte (51’) era stato guardingo con qualche potenziale occasione in controffensiva (il salvataggio di Duncan su Mancini), ma a metà ripresa la partita prende una forte svolta in negativo nel giro di tre minuti: la traversa di Bonaventura, la doppia ammonizione di Zalewski e il quasi immediato pareggio di Martinez Quarta, che spizza di testa sul secondo palo un cross da sinistra.

Da quel momento in poi la Viola prende in mano la partita al cospetto di una Roma che, con un uomo in meno e senza Azmoun né Dybala, non ha la forza di uscire dalla ragnatela di italiano. La sciocchezza di Lukaku sul finale ha completato il quadro: doveva essere una prova di maturità, superata per la prima ora di gioco, bocciata pesantemente nell’ultimo terzo di partita.

Dybala croce e delizia, Rui Patricio provvidenziale

Come di consueto, per la pericolosità offensiva passa tutto o quasi dai piedi di Dybala, autentica croce e delizia della serata giallorossa, nonostante i soli 22 minuti in campo. L’idea e il meraviglioso esterno mancino per il gol di Lukaku, l’errore marchiano al quarto d’ora e il problema al flessore della gamba sinistra. C’è una Roma con e una Roma senza Dybala in campo, e Azmoun non è riuscito in pieno a dare la qualità che serve.

Nel frattempo, con la piega difficile dell’ultima mezz’ora, è salito in cattedra Rui Patricio con tre interventi salva risultato, soprattutto sui due tentativi di testa di Nico Gonzalez. Sono stati diversi gli errori del portiere portoghese in questa prima parte di stagione, ma la prestazione odierna è stata la più determinante dell’anno.

Un mancato allungo in classifica e un’infermeria che potrebbe riempirsi

Con i punti persi da Milan, Lazio e Napoli, la Roma aveva una ghiotta opportunità per battere quella che attualmente è una rivale diretta e issarsi al quarto posto solitario. Inoltre era la prima di 7 partite in 35 giorni, con 5 sfide di campionato tutte contro avversarie vicine in classifica. Oltre al danno della mancata vittoria, la beffa di un’infermeria che potrebbe riempirsi in una zona nevralgica del campo, in un momento delicato della stagione.

Dybala a metà primo tempo accusa un problema e deve uscire. Il suo sostituto, Azmoun, a sua volta alza bandiera bianca all’ora di gioco. Lukaku inoltre sarà squalificato: a Bologna ci sarà probabilmente una formazione sperimentale.